Tra le voci selezionate dell’Off The Post Antologia 2024, una conferma per chi crede ancora nella narrazione e nella qualità dei contenuti. Un orgoglio che mi spinge a continuare a offrire il meglio ai lettori.
Quando ho iniziato a scrivere Il Silenzio di Brian, ho cercato di esplorare il calcio non solo come sport, ma come esperienza intima e profonda, una narrazione capace di lasciare un segno. Essere selezionato tra i finalisti dell’Off The Post Antologia 2024 è una conferma del valore di una scrittura che punta alla qualità e non alla popolarità facile, un traguardo che condivido con gioia e orgoglio con voi, lettori.
L’Off The Post Antologia è molto più di un concorso. È un’iniziativa che premia gli autori calcistici emergenti, dando spazio a narrazioni che studiano, che ricercano, che sanno immergersi nei dettagli e nei sentimenti senza la necessità di “gonfiarsi” artificialmente sui social. È rassicurante, nel panorama digitale attuale, vedere che c’è ancora chi apprezza un racconto autentico e profondo, chi valorizza il lavoro di chi scrive con cura e dedizione.
Il mondo della narrazione sportiva non è fatto solo di nomi noti o di figure costruite con like comprati, ma di chi, come me, crede nel potere delle parole e nell’impegno verso la qualità. È una competizione aperta a tutti, uno spazio in cui si può ancora fare la differenza con contenuti autentici, senza bisogno di trucchi o scorciatoie.
Mi impegno nei confronti di chi mi segue e ai lettori che si avvicinano a questo percorso, che continuerò insieme alla mia Redazione a proporre contenuti di valore. Il Silenzio di Brian non rappresenta solo una tappa, ma un riconoscimento che sento già come una vittoria. I nomi che compaiono tra i finalisti dell’Off The Post Antologia 2024 sono quelli di grandissimi professionisti, veri fenomeni della narrazione calcistica e il 17 novembre, indipendentemente dall’esito finale, sarà un onore essere tra gli autori presenti alla Fabbrica del Vapore di Milano per celebrare questo momento.