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L’Inter dice addio alla Champions: una sconfitta amara che lascia l’Italia senza rappresentanti

L’Inter, tra sogni infranti e obiettivi ancora vivi: l’amara eliminazione dalla Champions, le responsabilità, le prospettive future e la corsa scudetto che può lenire le ferite.

L’eliminazione dell’Inter dalla Champions League per mano dell’Atletico Madrid rappresenta un duro colpo per i tifosi nerazzurri e il calcio italiano. Dopo la sconfitta del Napoli contro il Barcellona, l’Inter rimaneva l’ultima speranza per tenere alto il tricolore nella massima competizione europea. Purtroppo, il sogno nerazzurro si è infranto ai calci di rigore, al termine di una partita intensa e combattuta.

L’Inter era partita bene, passando in vantaggio con un gol di Dimarco, ma non ha saputo far trascorrere i minuti necessari per far terminare così la prima frazione di gioco e la reazione dell’Atletico è stata immediata. Il pareggio di Griezmann dopo un paio di minuti e il vantaggio di Depay nella ripresa hanno ribaltato il risultato, costringendo l’Inter a inseguire e ad andare ai supplementari.

Sembra che la squadra, forse su indicazione di Inzaghi, abbia cercato di gestire la gara invece di provare a segnare un altro gol. Qui, la stanchezza e la tensione hanno preso il sopravvento, con entrambe le squadre incapaci di trovare la via della rete, anche se l’Inter ha dimostrato qualcosa in più nei supplementari. Ai rigori, gli errori di Sanchez, Klaassen e di Martinez hanno condannato l’Inter, spegnendo i sogni di gloria europea.

La differenza l’ha fatta la strategia di Diego Simeone con i suoi cambi, le sue riserve e per come sa caricare il suo pubblico, oltre ai clamorosi errori di Arnautovic all’andata e di Thuram e Barella al Metropolitano. Errori imperdonabili in competizioni come la Champions League. Inoltre, le riserve dell’Inter, soprattutto i ricambi delle punte titolari, non sembrano più all’altezza per questo torneo. Rimane il fatto che l’Atletico è una grande squadra e ha meritato il passaggio del turno.

Perdere e uscire dalla Champions fa male, ma è importante ricordare gli obiettivi dell’Inter a inizio stagione erano quelli di superare la fase a gironi, qualificarsi al Mondiale per club e puntare allo scudetto della seconda stella. Un traguardo, quest’ultimo, che è a portata di mano. Mancano 10 partite alla fine del campionato, da affrontare una alla volta a partire dal posticipo di domenica sera a San Siro contro il Napoli, campione d’Italia uscente. Una vittoria servirebbe a lenire l’amarezza dell’eliminazione europea, ma soprattutto a continuare a godersi una squadra che merita solo applausi per le gioie che sta regalando ai propri tifosi.

Questa eliminazione lascia l’amaro in bocca, non solo per i tifosi nerazzurri, ma per tutto il calcio italiano. L’assenza di squadre italiane ai quarti di finale di Champions è un segnale preoccupante dello stato di salute del nostro movimento calcistico anche se, e a differenza di un decennio fa, non è più così difficile colmare il gap con le altre potenze europee e tornare competitivi ai massimi livelli.

Nonostante la delusione per l’eliminazione, non bisogna farne un dramma. È importante ricordare che, secondo molti, se l’Inter fosse arrivata tra le prime quattro in campionato a causa di una campagna acquisti sbagliata, sarebbe stato considerato comunque un grande successo. Invece, ora che la squadra sta sfiorando la vittoria dello scudetto, si è creata l’aspettativa che dovesse addirittura vincere con facilità la Champions League. È fondamentale mantenere un equilibrio nei giudizi e valutare la stagione quando terminerà nella sua interezza, considerando i progressi compiuti e le difficoltà affrontate.

L’Inter è uscita a testa alta, consapevole di aver dato tutto in campo, ma sa che servirà qualcosa in più per competere con i top club europei. Ora l’obiettivo deve essere quello di ripartire con determinazione, per tornare in Europa più forti nella prossima stagione e riscattare questa delusione.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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