Le sfide di Inzaghi, la visione della proprietà e il lavoro febbrile della dirigenza: un lungo summit per ridisegnare la squadra del futuro, colmare il gap con le grandi d’Europa e riportare lo scudetto nella Milano nerazzurra dopo tre anni di attesa.
Un pomeriggio intenso nella casa dell’Inter, un lungo vertice per discutere presente e futuro della squadra. Simone Inzaghi, Steven Zhang e la dirigenza interista si sono riuniti per la prima volta dopo la sconfitta in finale di Champions League. Tre ore di discussione per fare il punto della situazione, tracciare una linea comune e preparare il terreno in vista della prossima stagione.
La posizione di Inzaghi non è in bilico, ma l’allenatore ha chiesto rinforzi per colmare il gap con il Napoli e tornare competitivi per lo Scudetto, sfuggito quest’anno senza mai provarci sul serio. Sul tavolo i piani per il calciomercato estivo, con nomi in entrata e in uscita per puntellare una rosa che ha bisogno di freschezza in alcuni reparti chiave. I dirigenti hanno ribadito che senza cessioni importanti non arriveranno colpi ad effetto, ma la volontà è quella di accontentare le richieste del tecnico e costruire una squadra ancora più forte.
Inevitabile un confronto sulla situazione Lukaku, con l’incontro imminente a Londra per trattare il ritorno del centravanti belga. Si è parlato anche di Brozovic, non più considerato incedibile, e delle strategie per resistere agli assalti delle big europee sui gioielli nerazzurri. L’obiettivo è chiaro: tornare competitivi in Italia e superare la fase a gironi di Champions League, per poi giocarsela contro chiunque.
Zhang e Inzaghi hanno condiviso la visione per riportare l’Inter ai vertici, consapevoli che serve un salto di qualità. Il tecnico chiede rinforzi mirati per una squadra che ha dimostrato di valere i palcoscenici più prestigiosi, ma necessita di maggiore continuità in campionato. L’accordo per il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2024, verrà discusso più avanti. Prima, c’è un’estate di lavoro per costruire l’Inter del futuro.