La Finalissima degli azzurri dura meno di mezz’ora. E dopo averla sbloccata, l’Argentina ci ha fatto ballare ben più di un tango.
Con ‘C’era una volta’ iniziavano le fiabe, poste spesso in immaginari senza indicazioni temporali ma con un fascino di tempi andati. Ecco.. questo sembra piuttosto un incubo! Eppure sono passati meno di 11 mesi da quando abbiamo alzato l’Europeo a Wembley. Sembrano però passati 11 secoli.
Vabbè. Dopo mesi difficili e la nuova esclusione dai Mondiali – non vogliamo rigirare lo stiletto nella ferita, anche se questa è sul 99% del corpo – la chance di tornare a Wembley e giocarsela con i campioni del Sud America sembrava l’occasione perfetta per riscattarsi. L’antagonista di turno non era l’Inghilterra, ma l’Argentina, mentre l‘eroe di turno poteva essere Giorgione Chiellini alla sua ultima in nazionale.
E per quasi mezz’ora, nonostante si vedesse che gli avversari ne avessero di più, gli azzurri si sono anche difesi. Fino a quella palla malamente persa in uscita poi consegnata a Messi ed infine a Lautaro, che da due passi non poteva sbagliare. Vabbè, li per li uno pensa che ci può stare; a Luglio non s’era retto nemmeno 2′, e come in ogni storia l’antagonista sulle prime ha sempre la meglio.
Sulle prime e ad oltranza, visto che gli undici di Mancini in campo non reagiscono, e si fanno trafiggere di nuovo qualche secondo prima dell’intervallo. Qui finisce la fiaba, perché anche l’eroe si arrende e non torna in campo, sostituito da Lazzari (entrato con Scamacca e Locatelli per Belotti e Bernardeschi), e l’Italia non si risveglierà più dall’incubo fino alla fine. Almeno finchè Dybala, appena entrato, al 94′ mette la parola fine a tutto.
Il gioco spumeggiante dell’Italia si è prima inaridito e poi del tutto atrofizzato; Messi è tornato in formato spaziale, come quasi mai si era visto in stagione, facendo impazzire chiunque gli capitasse a tiro e chi gli stava vicino. Adesso questo cerchio però va chiuso, perché tra 3 in Nations League c’è la Germania..
Italia-Argentina: 13 curiosità statistiche
- Giorgio Chiellini ha raggiunto Daniele De Rossi, a quota 117 partite, al quarto posto nella classifica dei giocatori più presenti nella storia della Nazionale: davanti a lui solo Paolo Maldini, Fabio Cannavaro e Gianluigi Buffon.
- L’Italia ha perso tre delle ultime sette partite (2V,2N), tante sconfitte quante quelle registrate nei precedenti 45 incontri.
- L’Italia ha incassato dieci gol nelle ultime sette gare, tanti quanti nelle precedenti 29 partite.
- L’Italia non ha trovato il gol nelle ultime due gare ufficiali, tante volte quante nelle precedenti 32 gare sotto la gestione di Roberto Mancini.
- L’Italia ha subito tre reti in un match per la seconda volta sotto la guida tecnica di Roberto Mancini (l’altra volta nell’amichevole contro la Francia del giugno 2018 – 1-3 a Nizza).
- L’Italia ha subito almeno due reti per due gare consecutive per la prima volta sotto la guida tecnica di Roberto Mancini.
- L’Argentina ha vinto le ultime quattro gare contro l’Italia: nel XXI secolo solamente Spagna (sei) e Francia (cinque) hanno inflitto più sconfitte agli Azzurri.
- Paulo Dybala ha ritrovato la rete con la maglia dell’Argentina per la prima volta dal luglio 2019 contro il Cile in Copa America.
- Leonardo Spinazzola torna a giocare un match con l’Italia 334 giorni dopo l’ultimo contro il Belgio (2/7/2021) di Euro 2020.
- Leonardo Bonucci e Jorginho sono i due giocatori più utilizzati da Roberto Mancini alla guida della Nazionale italiana: 39 partite entrambi (inclusa la gara di questa sera).
- Escludendo le amichevoli, questa è la terza sconfitta dell’Italia a Londra: l’ultima arrivata proprio per 0-2 contro l’Inghilterra nelle qualificazioni ai Mondiali del 1978.
- L’Italia ha subito due reti nel primo tempo per la prima volta dalla gara contro la Spagna in UEFA Nations League dell’ottobre 2021.
- Prima di quello di Lautaro Martinez, l’ultimo gol dell’Argentina contro l’Italia risaliva al marzo 2018 in amichevole a Manchester, firmato da Manuel Lanzini.