Dopo il successo in Europa League, Ivan Juric cerca una vittoria chiave contro la Fiorentina per consolidare la propria posizione in Serie A. Ma le voci su Daniele De Rossi si fanno sempre più insistenti, e il legame con la piazza giallorossa potrebbe pesare nelle scelte della dirigenza. Sarà decisiva la partita contro i Viola?
L’aria a Trigoria è tesa, e non solo per la delicata posizione in campionato della Roma. Dopo una serie di risultati altalenanti e nonostante il recente successo europeo contro la Dinamo Kiev, Ivan Juric deve dimostrare la propria capacità di guida in un momento cruciale. La sfida con la Fiorentina, squadra che arriva al match con una striscia positiva di quattro vittorie e dieci gol segnati nelle ultime due partite, rappresenta un bivio importante per il tecnico croato.
L’OMBRA DI DE ROSSI SU TRIGORIA
Da tempo si parla del possibile ritorno di Daniele De Rossi alla Roma, e oggi la sua figura sembra sempre più vicina. Fonti autorevoli, tra cui La Repubblica, sostengono che la dirigenza stia valutando seriamente il suo ritorno, soprattutto alla luce della difficile situazione di Juric. Con un legame viscerale con la città e la tifoseria, De Rossi rappresenta non solo un profilo tecnico, ma un simbolo di romanità che potrebbe risollevare il morale della squadra.
LE SCELTE TATTICHE DI JURIC E LE ASPETTATIVE DELLA TIFOSERIA
La strategia di Juric per il match contro la Fiorentina dovrà essere ben calibrata per arginare una squadra in ottima forma. Il tecnico ha preparato una difesa solida e un gioco di ripartenze veloci, cercando di sfruttare le debolezze difensive della Viola. Tuttavia, la pressione da parte dei tifosi, che reclamano il ritorno dello “spirito romano”, pesa sulla squadra.
IL PESO DI UNA SCONFITTA: COSA POTREBBE ACCADERE DOPO FIORENTINA-ROMA
Se la Roma non dovesse riuscire a portare a casa i tre punti, il futuro di Juric potrebbe essere compromesso, e il ritorno di De Rossi come figura chiave nello staff tecnico potrebbe diventare una realtà. La decisione definitiva non è stata ancora presa, ma le fonti vicine alla dirigenza suggeriscono che la pazienza sia agli sgoccioli.