Dopo i cori razzisti, nessuna sanzione: la curva Juve resta aperta, il ricorso della società ha bloccato lo stop in attesa di giudizio. Ma il messaggio che passa è tutto fuorché positivo.
La decisione lascia perplessi. Nonostante l’impegno della Juventus nel sanzionare i colpevoli, la curva resterà aperta dopo i cori razzisti a Romelu Lukaku. Il messaggio che passa è controverso: le misure prese dalla società, seppur lodevoli, non sembrano sufficienti a fermare certi “tifosi”. La squalifica bloccata in attesa del giudizio definitivo sa di beffa per chi chiede pugno duro contro il razzismo negli stadi. Nonostante gli sforzi, resta la sensazione di un’occasione persa per dare un segnale forte.
Dopo i buu all’indirizzo del belga, ci si aspettava una punizione esemplare per la curva ospite. Invece, sarà regolarmente aperta contro il Napoli. In attesa che qualcuno si pronunci, le misure sembrano non bastare.
E la lotta al razzismo? Per quanto dichiarata prioritaria, finisce ancora una volta in cavalleria. Con buona pace di Lukaku e di chiunque subisca certi ignobili cori. La curva della Juve resta aperta: ma la ferita, inferta al calcio nel suo complesso, non si rimargina.