L’olandese che con le sue danze ipnotiche sta conquistando la Serie A: la favola di Zirkzee, da Schiedam ai fasti del calcio italiano
Cresciuto fra i vicoli di Schiedam, cittadina dei Paesi Bassi situata nell’area metropolitana di Rotterdam, Joshua Zirkzee ha mosso i primi passi nel mondo del calcio giocando per strada. Il cemento abrasivo delle piazzette olandesi è stato il suo primo campo da gioco, dove ha imparato ad equilibrare la propria struttura fisica e a dribblare gli avversari pur di non cadere.
Un contesto genuino, fatto di partitelle estemporanee, che ha forgiato le innate qualità tecniche del giovane Zirkzee. Oggi, dopo aver completato la sua formazione nelle giovanili del Feyenoord e del Bayern Monaco, Joshua si prepara a mostrarle anche sui prestigiosi palcoscenici della Serie A con la maglia del Bologna. Una favola simile a quella di tanti fuoriclasse del presente e del passato, da Zlatan Ibrahimovic a Cristiano Ronaldo, partiti dal cemento dei sobborghi per arrivare ai grandi stadi.
ZIRKZEE DANZA SUL CONFINE FRA REALTÀ E FANTASIA
Cresciuto ammirando le prodezze di Ibrahimovic, Zirkzee ne ha ereditato la prestanza fisica e l’estro da fantasista. E come lo svedese, anche l’olandese trae ispirazione dalle sue radici ricreando le movenze sfuggenti e i dribbling funambolici imparati da bambino fra le strade di Schiedam. Il suo modo di pattinare sul rettangolo verde, sgusciando fra le maglie avversarie con rapidi cambi di direzione, richiama proprio quelle partitelle estemporanee di un tempo. Oggi ha trasportato quelle doti sui grandi palcoscenici, ma il suo calcio conserva intatta la creatività sprigionata sul cemento olandese. Come Zlatan, Joshua sembra danzare su una linea di confine fra realtà e fantasia. Due predestinati che hanno saputo sublimare il proprio background in uno stile unico e inconfondibile.
ZIRKZEE, NUMERI DA SOGNO
Il giovane olandese ama agire tra le linee, da trequartista e al contempo finalizzatore, proprio come il suo idolo svedese. E come Ibra, Joshua ha bruciato le tappe bruciando record su record: basti pensare al suo impatto devastante con la maglia del Bayern Monaco, con 3 gol segnati in appena 30 minuti di gioco. Un biglietto da visita straordinario che gli è valso l’etichetta di predestinato e l’ingombrante paragone con Zlatan. In Serie A il talento di Zirkzee sta ora emergendo in tutta la sua cristallina bellezza, anche se sul piano realizzativo ha ancora margine per crescere rispetto ai numeri da alieno di Ibra alla stessa età. Ma Joshua ha tutto il tempo per limare le differenze e consacrarsi come uno degli attaccanti più completi del panorama europeo.
LA RINASCITA DI ZIRKZEE: DA PREDESTINATO A PADRONE DEL PROPRIO DESTINO
Dopo un avvio folgorante al Bayern Monaco, l’olandese si è perso strada facendo, crogiolandosi troppo nell’etichetta di fuoriclasse designato. L’esperienza negativa al Parma ha rappresentato una doccia gelata, un brusco risveglio dal sogno di gloria, ma è stato proprio toccare il fondo a far ritrovare a Zirkzee la retta via. Il prestito all’Anderlecht gli ha ridato fiducia e verve realizzativa, consacrandolo come signore assoluto dei sobborghi bruxellesi. Ora al Bologna sta definitivamente consacrando il suo immenso potenziale, mettendo a frutto gli insegnamenti di maestri del gol come Lewandowski e Arnautovic, suoi due ex compagni. Joshua ha capito che non basta il talento per emergere: serve costanza, serve fame, serve concretezza. E giorno dopo giorno sta limando i suoi difetti per ergersi a nuova stella del firmamento calcistico europeo. Il predestinato è diventato finalmente padrone del proprio destino.
ZIRKZEE, IL NUOVO FANTASISTA CHE FA SOGNARE LA SERIE A
Zirkzee sta dimostrando tutto il suo talento cristallino in questa sua prima stagione da protagonista in Serie A. L’olandese sta ripagando la fiducia del Bologna con prestazioni di alto livello: 4 gol e 2 assist in 12 gare da titolare sono un bottino di tutto rispetto. La rete segnata all’Inter, dopo un controllo funambolico e una doppia piroetta degna di un ballerino, ha consacrato la sua classe infinita. Il suo stile di gioco elegante e imprevedibile, unito ad una tecnica sopraffina nello stretto, sta conquistando tutti. Quando ha la palla fra i piedi, Joshua disegna traiettorie impensabili, mandando in tilt gli avversari con finte e dribbling ubriacanti.
È ancora presto per dire se arriverà ai livelli del suo idolo Ibrahimovic, ma Zirkzee ha tutto per ripercorrerne le orme. In lui convivono talento e fame di arrivare, proprio come nel giovane Zlatan. E in un campionato che sembra sempre più corto di idee, è la ventata di novità e imprevedibilità di cui la Serie A aveva bisogno.