Felipe Anderson-Lazio, un matrimonio che rischia di finire in divorzio: il rinnovo tarda ad arrivare e il brasiliano strizza l’occhio ad altri club
Il futuro di Felipe Anderson alla Lazio è sempre più in bilico. Il rinnovo del fantasista brasiliano, in scadenza nel giugno del 2024, stenta a decollare nonostante le ottime prestazioni fornite dal giocatore dopo il suo ritorno in biancoceleste nel 2021.
Anderson era tornato a Roma accettando un ingaggio inferiore (2,5 milioni) rispetto a quello percepito al West Ham (3,5 milioni), con la promessa però di un adeguamento in caso di rendimento positivo. Detto, fatto: nell’ultima stagione Felipe si è dimostrato imprescindibile per Sarri, risultando tra i migliori nello scacchiere laziale sia come esterno d’attacco che come falso nueve.
Ecco perché ora il numero 7 chiede un ritocco verso l’alto dello stipendio, precisamente fino ai 3,5 milioni goduti in Inghilterra. Claudio Lotito però nicchia, offrendo 3 milioni più bonus: una distanza che fa preoccupare i tifosi, perché il tempo stringe. Da gennaio Felipe sarà libero di accordarsi a parametro zero con un altro club, scenario che la Lazio vuole assolutamente scongiurare.
I dialoghi con l’entourage procedono a rilento, senza nuovi incontri in programma. L’interesse di diversi top club stranieri, soprattutto arabi, è un ulteriore campanello d’allarme. Serve una svolta nella trattativa, ma Lotito dovrà fare un passo verso le richieste del giocatore per blindarlo. La telenovela del rinnovo di Felipe Anderson rischia di infiammare l’ambiente Lazio: l’addio a zero del brasiliano sarebbe una grave perdita tecnica ed economica.