La storia del calcio non è fatta soltanto di gol all’ultimo secondo, prodezze individuali, record, statistiche e successi di squadra. C’è chi è entrato nella leggenda di questo sport anche per un’altra caratteristica: la fantasia nel taglio dei capelli. Oggi parleremo proprio delle acconciature più strane e più curiose mai viste sul rettangolo di gioco.
La moda dei tagli di capelli stravaganti è arrivata a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Fu in quel periodo che gli appassionati di calcio entrarono in contatto con i riccioli di Valderrama e Higuita, con le treccine di Ruud Gullit, con la lunga chioma di Caniggia o con il Divin Codino di Roberto Baggio, presto protagonista di un film biografico.
Furono loro i pionieri di una moda che nell’ultimo periodo ha raggiunto vette di creatività mai viste prima. A cavallo del millennio c’è chi iniziò a specializzarsi nel campo. Il primo fu Fredrik Ljungberg, colonna dell’Arsenal degli invincibili di Wenger. Svedese di passaporto ma molto “latino” nello spirito, sperimentò vari colori di capelli, passando dal viola, al rosso e all’arancione con gli stessi compagni di squadra a interrogarsi prima di ogni partita su quale tonalità avrebbe scelto.
Non ha certamente bisogno di presentazioni Ronaldo “Il fenomeno”. Tra gli attaccanti più forti della storia del calcio, il brasiliano si è sempre presentato alle partite con una rasatura molto corta. Unica eccezione i Mondiali di Corea e Giappone del 2002. In quell’occasione guidò la Seleçao sul tetto del Mondo con una capigliatura in cui insieme alla tradizionale rasatura compariva un ciuffo di capelli più lunghi sulla fronte. Un esperimento, per fortuna, non più ripetuto.
Negli stessi anni stupivano le stranissime creazioni di Abel Xavier, nazionale portoghese, che in Italia viene ancora ricordato più per le acconciature che per le prestazioni in campo con Bari e Roma. Tra le più belle, oltre alle varie tonalità di biondo platino dei capelli sempre in tinta unita con la barba, ricordiamo quella con cresta e treccine, altrettanto bionde, ai lati.
Tra i più grandi innovatori tra i calciatori in attività merita un posto di tutto rispetto Radja Nainggolan. L’ex centrocampista di Roma e Inter, tornato nell’ultimo mercato al Cagliari, ha fatto della propria cresta uno dei suoi tratti distintivi. Molto spesso rossa o bionda o semplicemente del colore naturale, è stata qualche volta corredata di alcuni codini biondo platino.
Al biondo platino hanno pensato una volta anche tre dei più grandi fantasisti del calcio attuale: Lionel Messi, Paulo Dybala e Lorenzo Insigne. Un esperimento durato lo spazio di poche partite ma che non gli ha impedito di farsi notare per un motivo in più oltre a quello delle splendide prestazioni in campo.
Durante il periodo alla Juventus l’attuale stella del Manchester United Paul Pogba si è sbizzarrito con i tagli di capelli. Il massimo lo raggiunse in occasione dell’incontro tra i bianconeri e la Roma del gennaio 2016: una rasatura leopardata. Negli anni successivi non mancò di presentarsi in campo con una stella disegnata su un lato della testa e con la chioma tinta di rosso o di blu per omaggiare la Francia.
Alcuni calciatori hanno invece deciso di utilizzare i propri capelli come una vera e propria tela da dipingere. Tra questi spicca l’ex centrocampista dell’Inter, oggi al Bayern Monaco, Ivan Perisic. Al debutto agli ultimi europei si presentò con il numero 4 e la sagoma della Croazia disegnati sui capelli. Nella gara contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, altro campione molto attento alle acconciature, optò per una bandiera croata disegnata e colorata su un lato della testa.
Tra i veri e propri maestri di stile e stravaganza citazione d’obbligo per Mario Balotelli. Calciatore che ha più spesso fatto parlare di sé per gli episodi fuori dal campo che per i gol segnati, e oggi al Brescia, Balo ha raggiunto il picco di creatività durante l’ultima stagione al Nizza quando si presentò in campo e sui social con una cresta in stile “Ultimo dei Mohicani” accompagnata da una serie di lunghe treccine raccolte.