Il mondo dell’atletica celebra il 64° anniversario della straordinaria vittoria di Abebe Bikila, il corridore etiope che conquistò l’oro olimpico ai Giochi di Roma del 1960 correndo a piedi nudi. Questa storica impresa non solo lo ha reso un’icona dello sport, ma ha anche segnato il primo oro olimpico per un atleta sub-sahariano, aprendo la strada a una nuova era di campioni africani.
Bikila, inizialmente non nominato nella squadra, fu chiamato all’ultimo momento dopo l’infortunio di un compagno. La sua corsa epica iniziò con un’inaspettata difficoltà: non riusciva a trovare delle scarpe adatte. Così, decise di gareggiare scalzo. Con determinazione e concentrazione, chiuse la gara con un tempo di 2 ore, 15 minuti e 16 secondi, stabilendo un nuovo record mondiale. La sua vittoria fu caratterizzata da una progressione irresistibile negli ultimi chilometri, segnando un distacco di 25 secondi sul secondo classificato, il marocchino Rhadi Ben Abdesselam, creando un evento indimenticabile sotto il cielo notturno di Roma.
Bikila tornò a cimentarsi a Tokyo nel 1964, questa volta con le scarpe, e conquistò un altro oro, cementando il suo status di leggenda. Più di un semplice atleta, divento simbolo di resilienza e ispirazione, aprendo la strada a innumerevoli corridori provenienti dall’Africa.