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L’irriducibile Bayer Leverkusen

Giovedì 2 maggio 2024 alle ore 21:00 avranno luogo le semifinali d’andata dell’Europa League, che vedranno le italiane Atalanta e Roma rispettivamente opposte all’Olympique Marsiglia (in trasferta) e al Bayer Leverkusen (in casa).

Dei quattro sodalizi rimasti in lizza, quello tedesco è senza dubbio il principale candidato al successo nella competizione, che già si aggiudicò nel 1987-’88 (quando la kermesse era ancora denominata Coppa UEFA).

Laureatosi campione di Germania (per la prima volta nella sua ultracentenaria storia) lo scorso 14 aprile e in corsa anche in Coppa di Germania (il prossimo 25 maggio giocherà la finale con il Kaiserslautern, compagine militante in seconda divisione), il Bayer in questa stagione è ancora imbattuto in tutte le competizioni: a quarantasei gare (record relativo ai cinque principali campionati del continente europeo dal 2000 in poi) ammonta l’ancora aperta serie positiva, consistente in trentotto vittorie e otto pareggi.

Oltre a un elevato tasso tecnico, il club renano può contare sulla sua irriducibilità, che in quest’annata lo ha portato ad andare (meritatamente) varie volte a segno nei minuti finali di gara, evitando sconfitte che parevano ormai inevitabili, conseguendo vittorie ormai insperate o entrambe le cose: come, per esempio, accaduto in occasione del confronto casalingo di ritorno degli ottavi di finale di Europa League con il Qarabag, vinto per 3-2 siglando il pareggio al 93’ e la rete dell’affermazione-qualificazione al 97’ (ambedue i goal furono realizzati da Schick).

Un’altra dimostrazione di tale crederci sempre si è avuta lo scorso 27 aprile, nell’impegno casalingo della trentunesima giornata di campionato con lo Stoccarda: dopo aver fallito una grande opportunità al 29’ con Schick (tentativo d’appoggio in rete da pochi passi -successivo a una respinta del portiere ospite Nübel su un tiro di Grimaldo– persosi oltre la trasversale) e aver incassato l’uno-due biancorosso a inizio ripresa (reti di Führich al 47’ e di Undav al 56’), i “pillendreher” (sostenuti dall’inizio alla fine da una calorosa ma correttissima BayArena) hanno riaperto i conti al 61’ con un bel diagonale mancino di Adli, per poi premere (ovviamente rischiando anche qualcosa in contropiede e venendo salvati dal proprio portiere Hrádecký), sfiorare il pari al 65’ con lo stesso Adli (sinistro da fuori area respinto da Nübel) e Hofmann (il cui tap in da pochi passi è stato sventato dall’attento estremo difensore stoccardese) e, infine, realizzarlo al 96’ con un sinistro di Andrich in mischia sugli sviluppi di un calcio di punizione di Wirtz.

Non traggano in inganno i tre pareggi (tutti in rimonta) conseguiti nelle tre più recenti gare disputate (nell’ordine, l’1-1 esterno di Europa League con il West Ham United, l’1-1 di Dortmund e il 2-2 interno con lo Stoccarda -queste ultimi due confronti di campionato-), dovuti a un parziale turnover e a un inconscio “piede sollevato dall’acceleratore”: il Bayer è in salute, non è per niente sazio e non nasconde la propria ambizione di conseguire il “triplete” aggiungendo l’Europa League e la Coppa di Germania alla già conquistata Bundesliga.

Giuseppe Livraghi

 

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