Milan-Monza, amichevole a San Siro questa sera, ha romantici precedenti sia in amichevoli che in partite ufficiali.
Il 27 luglio 1996, al “Brianteo”, iniziava quello che si sperava fosse un nuovo ciclo per un Milan che aveva raggiunto qualsiasi vetta possibile nel decennio precedente. Se n’era andato Capello, dopo quattro scudetti in cinque anni e una Coppa dei Campioni, più altre cose, conquistata ai danni del grande Barcellona.
La società scelse Tabarez come sostituto: nono posto con il Cagliari, profondo conoscitore di calcio, ma sfortunato nel capitare in una squadra spremuta da anni di bagordi. Quella sera in Brianza, il suo Milan, che durerà soltanto quattro mesi e un po’ prima dell’esonero in dicembre, battezza l’annata 1996-97 con lo scudetto sulla maglia. E vince, con una rete di Roberto Baggio. Nella formazione del Monza, un giovanissimo Christian Abbiati sostituisce il portiere titolare Gatta a dieci minuti dalla fine, mentre in difesa gioca un certo Massimo Oddo.
VERNISSAGE ESTIVO
E’ soltanto uno dei precedenti di una sfida totalmente inedita ad alti livelli, ma che ha sempre avuto quel sapore di fratellanza, data l’esigua distanza tra Monza e Milano, e spesso è stato test estivo dei Milan passati, così come sarà questa sera a San Siro. Nel 1989 era finita 1-1 (per il Milan a segno Rijkaard) e nei monzesi giocavano Pinato, Cappellini e un certo Gigi Di Biagio, mentre nel 1992 fu Marco Simone il match-winner per i rossoneri.
Più colmi di reti i precedenti del 1997 e del 1998: 3-2 e 3-1 per il Milan e anche qui se si va a vedere i tabellini si scorgono cose interessanti. Nel ’97 al Milan è tornato Capello e in Brianza va in mostra la torre di babele che i rossoneri portano a Milanello quell’estate, ossia una moltitudine di giocatori, soprattutto stranieri, che invece di rappresentare una rivoluzione dopo l’undicesimo posto dell’anno precedente, altro non fanno che peggiorare le cose: il Milan finirà decimo in campionato e perderà la finale di Coppa Italia con la Lazio.
Taibi, Cruz, Andersson, Bogarde e anche Ibrahim Ba, che va pure a segno. Boban e il giovane Pelatti, sparito poi dai radar, segnano gli altri due gol. Nel Monza stavolta Abbiati è titolare mentre in campo c’è anche D’Aversa, appena rimosso da allenatore del Parma.
L’anno seguente, quello che porterà il Milan di Zaccheroni al sedicesimo scudetto, a segno va anche De Zerbi, tecnico sugli scudi negli ultimi anni. Di Luigi Sala e Guglielminpietro, neo acquisto argentino, gli altri gol: in campo Samir Beloufa, N’Gotty, Cardone e tanta altra attrezzatura finita nel dimenticatoio e buona per i tifosi che vogliono fare le formazioni delle meteore.
AL VECCHIO “SADA” IN SERIE B
Poi, finiti gli anni Novanta, il Milan si spingerà al Massimo a Varese e Solbiate (appuntamento per la verità già risalente ad anni precedenti) per le sue sgambate pre-stagionali, e di Monza-Milan resteranno e restano comunque dei precedenti ufficiali. L’ultimo è del 30 agosto 1987: 2-0 in Coppa Italia a San Siro (doppietta di Van Basten) ma in casa giocava… il Monza.
Ma nella storia di Monza-Milan, ci sono anche quattro precedenti nella serie cadetta. Il Milan ci scivolò nel 1980 e nel 1982, e in entrambe le stagioni affrontò i brianzoli in campionato. Nel 1980-81 la vittoria decisiva per tornare in A fu ottenuta proprio il 14 giugno contro il Monza a San Siro, battuto per 1-0 con una rete di Walter Novellino dopo venticinque minuti. All’andata, al vecchio stadio “Sada”, oggi impianto del Monza femminile, i rossoneri vinsero invece per 2-1.
Nella stagione 1982-83 invece, in casa monzese, il Milan di Castagner dilagò: 4-1, doppietta dello “squalo” Jordan (così chiamato per la mancanza degli incisivi superiori dopo uno scontro di gioco) nel primo quarto d’ora, e altre reti di Pasinato e Serena, che insieme a Canuti furono prelevati dall’Inter in cambio di Collovati finito in nerazzurro e considerato per sempre un traditore da parte milanista.
Rotonda anche la vittoria al ritorno, a Milano. Altro poker, 4-0, con quattro marcatori diversi: Damiani, Verza, Battistini e ancora Jordan. Un Milan povero ma romantico, anticamera di ciò che da lì a pochi anni sarebbe diventato: un brutto anatroccolo capace di trasformarsi in principe. Milan-Monza torna stasera, ma chissà se tra un anno circa, nel caso la “mission” di Galliani e Berlusconi di portare il club brianzolo in A sarà compiuta, saremo qui a parlare di una sfida finalmente in massima serie.