Il club rossonero sceglie la via del dialogo dopo l’episodio del cooling break. Una mossa strategica per mantenere la serenità nello spogliatoio in un momento delicato della stagione.
Il Milan ha deciso di non multare Theo Hernandez e Rafael Leao dopo il discusso episodio del mancato cooling break durante la partita contro la Lazio. Una scelta che sottolinea la volontà del club di gestire la situazione con diplomazia, evitando di inasprire i toni in un momento già complesso per la squadra.
IL CASO DEL COOLING BREAK
L’episodio in questione ha visto i due giocatori, entrati dalla panchina e protagonisti del gol del pareggio, rimanere distanti dal gruppo durante la pausa di raffreddamento. Un gesto che ha sollevato domande e speculazioni, ma che ora il club cerca di ridimensionare.
LA STRATEGIA DEL CLUB
La decisione di non imporre sanzioni riflette una strategia più ampia del Milan. In un momento in cui la squadra ha raccolto solo due punti in tre partite, la priorità è mantenere un ambiente sereno e coeso. Punire due dei giocatori più rappresentativi avrebbe potuto creare ulteriori tensioni.
LE PAROLE DI FONSECA
L’allenatore Paulo Fonseca ha già cercato di smorzare le polemiche nel post-partita: “Non c’è alcun tipo di problema, loro erano entrati da due minuti e non avevano bisogno di riposare”. Una linea che il club sembra voler seguire e rafforzare con questa decisione.
FOCUS SULLA RIPRESA
Con la sosta per le nazionali alle porte, il Milan vuole sfruttare questo periodo per ricaricare le batterie, fisicamente e mentalmente. Al rientro, la squadra affronterà un trittico impegnativo con Venezia, Liverpool e Inter, tutte a San Siro.
LA POSIZIONE DI FONSECA
Nonostante le difficoltà iniziali, la posizione dell’allenatore non sembra al momento in discussione. La società valuterà la situazione dopo il prossimo blocco di partite, dando a Fonseca l’opportunità di invertire la rotta.
UN MESSAGGIO CHIARO
La decisione di non multare Theo e Leao invia un messaggio chiaro: il Milan vuole superare questo momento di difficoltà come una squadra unita. La sfida ora è trasformare questa fiducia in risultati sul campo, per rilanciare le ambizioni rossonere in campionato e in Europa.