L’ex dirigente rossonero lancia pesanti accuse alla nuova proprietà, parlando di squadra “imprudentemente smantellata”. Ma cosa è cambiato davvero nel Milan campione d’Italia 2022? Analizziamo nel dettaglio le parole di Boban e la reale situazione del club.
Zvonimir Boban torna a far parlare di sé con dichiarazioni al vetriolo rilasciate a La Gazzetta dello Sport. L’ex dirigente rossonero non ha usato mezzi termini, accusando la nuova proprietà di aver “imprudentemente smantellato” la squadra che vinse lo scudetto nel 2022.
“La squadra dello Scudetto e della semifinale di Champions League è stata imprudentemente smantellata, su quelle basi si poteva costruire tanto. Per me è stato un errore madornale”, ha tuonato Boban nell’intervista al quotidiano sportivo.
Parole destinate a far discutere, soprattutto considerando i trascorsi burrascosi tra Boban e l’attuale dirigenza milanista. Ma quanto c’è di vero in queste accuse? Analizziamo nel dettaglio la situazione.
COSA È CAMBIATO DAVVERO NEL MILAN
Effettivamente, dei protagonisti dello scudetto 2022 ne sono rimasti solo 8: Maignan, Tomori, Gabbia, Theo Hernandez, Calabria, Florenzi, Bennacer e Leao. Tuttavia, parlare di “smantellamento” appare eccessivo.
La cessione più dolorosa è stata quella di Sandro Tonali al Newcastle, ma per il resto si è trattato più di un fisiologico ricambio generazionale. Giocatori come Ibrahimovic, Giroud e Kjaer avevano ormai superato i 35 anni.
Altri elementi come Saelemaekers, Messias o Rebic non erano certo considerati imprescindibili. L’unica vera “perdita” è stata il mancato riscatto di Brahim Diaz, tornato al Real Madrid.
IL NUOVO CORSO ROSSONERO
Più che smantellare, il Milan ha rinnovato e rinforzato la rosa con acquisti mirati: Pavlovic ed Emerson Royal in difesa, Fofana a centrocampo, Morata e Abraham in attacco. Senza dimenticare i vari Reijnders, Loftus-Cheek, Pulisic e Chukwueze.
La vera rivoluzione è avvenuta a livello dirigenziale, con l’addio di Maldini e l’arrivo di Ibrahimovic in un ruolo ancora non ben definito. Proprio su questo si è concentrata un’altra frecciata di Boban: “Ibra è un genio, ma ora non ho capito cosa fa, quali sono le sue responsabilità”.