Venerdì prende il via in Francia il Mondiale di rugby 2023: i Bleus sognano l’impresa casalinga, ma All Blacks e Springboks sono pronti a contendergli il trofeo che manca all’Europa da 20 anni
Venerdì alle 21.15, allo Stade de France di Parigi, prenderà ufficialmente il via la Coppa del Mondo di rugby.
Mondiale che torna in Francia dopo poco tempo dall’ultima volta (era il 2007 quando i transalpini ospitarono la rassegna iridata assieme a Galles e Scozia) e che vede i padroni di casa tra i favoriti, se non per la vittoria finale – anche se i numeri per tentare il colpaccio i galletti li avrebbero – almeno per un posto sul podio.
Inutile negare però che la concorrenza sarà agguerrita e che le big del rugby mondiale proveranno a portare a casa il trofeo. Trofeo che non torna in una bacheca europea dall’ormai lontano 2003, quando a trionfare in Australia furono gli inglesi, capaci di sconfiggere in finale proprio i padroni di casa per 20-17. Da sottolineare come questa vittoria rimane al momento l’unica per una squadra dell’emisfero boreale.
Da quell’edizione si sono giocati quattro mondiali e il trofeo è finito due volte in Sudafrica (paese detentore del titolo in questo momento, capace di imporsi al mondiale giapponese del 2019 in finale sugli inglesi per 32-12) e due volte in Nuova Zelanda, ovvero nel paese che più di tutti nell’immaginario comune viene collegato alla palla ovale.
Gli Azzurri
Cosa aspettarsi dalla nazionale italiana? Bisogna essere sinceri e dirsi che passare il girone sarebbe un miracolo data la caratura degli avversari (Francia e Nuova Zelanda sopra tutti) e i posti a disposizione per il passaggio del turno (due qualificate e tre eliminate per ogni pool).
Sicuramente la nostra è una nazionale in crescita nelle ultime due nazioni e che per questa Coppa del Mondo ritrova Ange Capuozzo, ovvero il furetto in grado di mettere in difficoltà qualunque difesa con la sua velocità e la sua visione di gioco. Ma a rugby si gioca in quindici, e seppure gli altri quattordici titolari siano di buon livello, ci viene difficile immaginarci un’Italia in grado di sconfiggere una tra Francia e All Blacks.
Le pool
L’Italia è inserita nella pool A assieme ai padroni di casa, la Nuova Zelanda, la Namibia e l’Uruguay.
La pool B è composta da Sudafrica, Irlanda (prima nel ranking mondiale), Scozia, Tonga e Romania.
Pool C che vede ai nastri di partenza Galles, Australia, Fiji, Georgia e Portogallo.
Ultima pool la D, con Inghilterra grande favorita, inserita con Giappone, Argentina, Samoa e Cile.
Le partite
Fischio d’inizio del mondiale, come già scritto, previsto per venerdì 8 settembre alle 21.15, con in campo Francia e Nuova Zelanda, mentre per gli Azzurri bisognerà aspettare pochissimo: sabato alle 13 a Saint-Étienne esordio contro la Namibia.
Gli altri match dell’Italia saranno mercoledì 20 settembre alle 17.45 a Nizza contro l’Uruguay, venerdì 29 settembre contro gli All Blacks alle 21 a Lione, si chiude venerdì 6 ottobre, sempre alle 21 e sempre a Lione, contro i padroni di casa.
Altre partite da non perdere della prima fase sono: Sudafrica-Irlanda (23 settembre, ore 21) e Irlanda-Scozia (7 ottobre, ore 21) per la pool B; Galles-Australia (24 settembre, ore 21) per la pool C; Inghilterra-Argentina (9 settembre, ore 21) per la pool D.
La seconda fase prenderà il via con i quarti di finale sabato 14 ottobre. Semifinali in programma venerdì 20 e sabato 21 ottobre e finalissima programmata per sabato 28 ottobre alle 21 allo Stade de France.
Le possibili sorprese
Ci potranno essere delle sorprese? Secondo noi qualcosa potrebbe accadere e la nostra principale indiziata è la Scozia, che si è dimostrata così in crescita nelle ultime stagioni che non sorprenderebbe più di tanto se tenesse fuori dai quarti di finale una tra Irlanda (che rimane comunque la nostra favorita numero uno) e Sudafrica.
Molto aperta la pool C, con l’Australia super favorita e il Galles in grande difficoltà negli ultimi anni che potrebbe vedersi contendere il secondo posto da una tra Fiji (difficile) e Georgia (più probabile).
Le favorite
E le favorite quali sono? Detto dei padroni di casa, impossibile non citare neozelandesi e sudafricani. A livello di queste due super potenze vediamo l’Irlanda, poco dietro l’Australia e più dietro, staccata, l’Inghilterra.
Ma come sempre nello sport sarà il campo a parlare e a emettere giudizi insindacabili.
Buon mondiale a tutti!