Il pilota del team Gresini ha vinto per la prima volta in MotoGP. Sorpresa Binder al debutto, Espargaro meglio di Marquez. Male Bagnaia e Quartararo.
Nemmeno il più ottimista avrebbe potuto pronosticare quanto accaduto all’esordio della MotoGP. In Qatar, Losail International Circuit, è stata una gara emozionante e tiratissima dal primo all’ultimo passaggio con un nome, quello di Enea Bastianini, capace di sorprendere tutti gli avversari con una gestione magistrale e di portare a casa il primo successo in carriera, arrivato dopo aver raccolto punti nelle ultime sette gare della scorsa stagione, compresi i due podi negli ultimi cinque gp.
Un successo dedicato a Fausto Gresini
È la Ducati Desmosedici GP del team Gresini Racing che non ti aspetti a vincere, con un Bastianini capace comprendere al meglio i momenti chiave della gara e di infilare Pol Espargaró con un sorpasso decisivo a quattro giri dal termine, costringendo successivamente il catalano della Honda a commettere un errore nella foga di rimontarlo alla staccata della prima curva.
Lo spagnolo (aveva raccolto punti nelle sue ultime sei gare MotoGP, incluso un podio (2°) al Gran Premio dell’Emilia-Romagna 2021, la sua migliore corsa finora con la Honda), sembrava destinato alla vittoria dopo aver condotto la gara per parecchi giri, ma è andato dritto finendo per favorire il sudafricano Brad Binder, secondo al debutto assoluto con la sua KTM. Il sudafricano ha saputo sfruttare al meglio gli errori dei due piloti Honda HRC e nei giri conclusivi ha cercato di puntare Enea, ma il pilota italiano non ha commesso errori negando a Binder di sferrare l’attacco finale. Una vittoria nel nome di Fausto Gresini, il team manager scomparso da un anno che dal 2014 aveva puntato forte su Bastianini.
Disastro Ducati e Yamaha
Malissimo le Ducati ufficiali con Jack Miller (ritiro per problemi elettronici al settimo giro) e Francesco Bagnaia, mai in lotta per il successo. Un disastro certificato a dieci giri dal termine, quando la “Rossa” di Pecco, in una manovra di sorpasso, ha perso il controllo travolgendo l’incolpevole Jorge Martín alla staccata della prima curva. Il pilota italiano, vice-campione nel 2021 che da poco ha rinnovato fino al 2024, arrivava con aspettative diverse dopo aver ottenuto quattro vittorie negli ultimi sei GP.
Buona anche la prestazione dell’Aprilia con Aleix Espargaró: dopo la seconda fila conquistata grazie a un quinto posto, la moto di Noale si è classificata ai piedi del podio dopo un bel sorpasso su Marc Márquez a cinque giri alla conclusione. L’otto volte campione del mondo ha vinto le sue ultime due gare al Gran Premio delle Americhe e al GP dell’Emilia-Romagna nel 2021 ed era salito sul podio in tre delle sue ultime quattro gare MotoGP. Ha mancato il podio numero 100, cifra raggiunta solo da tre piloti nel corso della storia (Valentino Rossi, 199; Jorge Lorenzo, 114 e Dani Pedrosa, 112).
Le delusioni sono arrivate anche da Suzuki, sesta e settima con Joan Mir e Alex Rins, e le Yamaha ufficiali che hanno confermato i problemi del weekend con un Fabio Quartararo nono e Franco Morbidelli undicesimo. Per la M1 è stata una gara di estrema sofferenza.
Tra due settimane si corre a Mandalika in Indonesia, in una pista completamente nuova e inaugurata lo scorso novembre dal Mondiale Superbike dove l’asfalto, il tasso di umidità, le temperature elevate e il rischio di acquazzoni sono le insidie principali.