F1: Ferrari, come Cupido

Il 14 febbraio, la Scuderia Ferrari, attraverso una presentazione emozionale quanto vera, ha presentato al mondo la SF-23. La nuova monoposto targata Maranello riuscirà a riscattarsi dall’altalena del 2022? 

Ciò che resta del 2022, probabilmente, è un grande rimpianto. Nonostante i progressi rispetto alle stagioni precedenti, in cui il gradino più alto del podio era pari all’utopia, gli errori, le delusioni e le speranze iridate stroncate allo zenith della stagione, hanno prevalso sul bilancio di fine anno nelle considerazioni dei tifosi. Strategie, valutazioni, affidabilità, calo prestazionale, ricerca di colpevoli e molto altro, hanno fatto sì che a prevalere fosse la visione di un bicchiere… mezzo vuoto. 

Il Cavallino, in realtà, il bicchiere lo ha riempito per tre quarti. Un nuovo timoniere e una nuova monoposto danno sensazioni positive, tante quante quelle rilasciate dalla pista di Fiorano, la mattina di martedì 14 febbraio 2023.  

Un cielo sereno e un sole mai coperto hanno baciato una giornata emozionante, ricca di aspettativa e sorpresa. Una presentazione non solo fine a se stessa, ma che abbraccia le speranze di un ritorno alla grandezza. E lo ha voluto fare tra i cordoli e l’asfalto, sotto gli sguardi felici e sorpresi dei presenti.  

Una manifestazione dell’essere consapevoli della propria forza, dell’essere in grado di dar fastidio al colosso Red Bull. Dell’essere motivati e più sicuri. 

Una manifestazione di quell’Essere Ferrari che da tempo ha assunto il ruolo di slogan del Cavallino leggendario nel mondo delle corse automobilistiche. 

Continuo a pensare che la scelta del giorno della presentazione, comunque, non sia stato un caso. Come non rivelare al mondo intero, alla speranza dei tifosi e alle loro aspettative, la freccia più importante del proprio arco, nel giorno della celebrazione dell’amore? 

Nel giorno del tripudio della rappresentazione del colore della passione, fatta di palloncini, cuori, rose e, perché no, una monoposto di Formula 1? La nuova SF-23, colorata di un rosso carico e caldo, quanto la giornata in cui è stata presentata, racchiude tutto: innovazione, lavoro, evoluzione, rivoluzione, passione, speranza, nuovi cicli.  

Come un vero Cupido, la Ferrari ha estratto il proprio arco, ha preso la giusta mira, e ha fatto centro. Almeno il 14 febbraio.  

Ora, bisogna centrare l’obbiettivo più difficile di tutti. Quello lontano 16 anni. E per quanto distante, in realtà, si vede benissimo. Anche se la traiettoria da seguire è colma di insidie.

A proposito di Beatrice Frangione

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