F1: 2025, l’anno da ricordare di Lewis Hamilton

Oggi, Lewis Hamilton compie quarant’anni. Per il sette volte campione del mondo il 2025 segna l’inizio di una nuova avventura con la Scuderia Ferrari: tra le sue prime righe pubblicate come pilota del Cavallino si augura questo sia “un anno da ricordare”. Il regalo perfetto per un nuovo capitolo della sua carriera e della sua vita…

Sette. Come i titoli mondiali dei più vincenti in Formula 1. Sette, come il 7 di gennaio, mese che per gli amanti della classe del Motorsport più elevata, immediatamente si lega a un uomo rimasto nel cuore dei ferraristi di tutto il mondo. E proprio Ferrari, la Scuderia Ferrari, diventa una nuova avventura. Il regalo perfetto. Un countdown che per molti è iniziato circa un anno fa, dal primo giorno del secondo mese di un anno incredibile. Un secondo Capodanno, un nuovo, attesissimo capitolo dal titolo “Un anno da ricordare”. È questo il buon proposito di Lewis per il 2025, espresso tra le sue prime righe scritte da pilota della Scuderia Ferrari. Hamilton e la Ferrari. Due nomi così potenti e ambiziosi, che messi uno accanto all’altro trasmettono ancora, a distanza di tempo, uno strano effetto. Incredulità, curiosità, attesa, speranza. Tanta speranza. Nonostante la storia, questi due nomi, non l’abbiano ancora scritta concretamente insieme. Due leggende del mondo della Formula 1 che s’intrecciano, che collaborano, con lo scopo di costruire qualcosa di grande e indimenticabile. Per schiaffeggiare i contrari, i polemici, le critiche, i giudicanti. Ma soprattutto, per Lewis, per tornare sulla vetta tempo fa ingiustamente non raggiunta. E farlo con il Cavallino cucito sul petto.
Non avrebbe potuto ricevere regalo migliore, il Sir, per i suoi quarant’anni. Quarant’anni all’anagrafe ma pelle, entusiasmo e determinazione di un ragazzino. Quarant’anni e una nuova storia da scrivere, lasciandosi alle spalle un matrimonio lungo, spesso felice, ma finito.
Lasciandosi alle spalle tutto, ma proprio tutto, quello che ha reso importante – quanto leggenda – il suo cognome. Portando con sé il peso della conquista di sette titoli mondiali, l’amarezza dell’epilogo del 2021, la preziosità dei consigli di un mentore come Niki Lauda, la lezione imparata nella sfida con Nico Rosberg, in quella breve con Sebastian Vettel e in quella con un compagno di squadra “difficile” come Fernando Alonso.
Il rapporto con Toto Wolff, negli anni trasformato in un secondo paio di ali protettrici del suo talento, una culla accogliente dopo quella di Ron Dennis, a cui si propose con la genuinità di un bambino ma con la tenacia di un adulto per entrare a far parte di quella grande McLaren che lo condusse per la prima volta sul tetto del mondo. Accanto a tutto questo, nella sua valigia, c’è anche il dovuto spazio per la corsa verso la realizzazione dei sogni di un piccolo Lewis. Di quando, concentratissimo, era al volante di un kart con indosso un semplicissimo quanto bellissimo casco rosso.
Hamilton porta con sé tutto questo e tutto quello che non sappiamo. E che lo ha reso uomo, dentro e fuori l’abitacolo, dal 7 gennaio del 1985. Quarant’anni, e un nuovo capitolo da completare nel libro della sua vita. Quarant’anni, e non essere un pilota finito, “bollito”. Quarant’anni, e aver deciso di cambiare strada, cambiare vita. Perché correre per la Ferrari cambia la vita di ogni pilota, per sempre. E, comunque vada, il 2025 sarà un anno da ricordare. Per sempre. 

A proposito di Beatrice Frangione

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