Champions ed Europa League: il cammino dei partenopei ai quarti. Dagli albori fino ai giorni nostri, tra sfide di Coppa delle Coppe e notti magiche di Coppa UEFA: il Napoli insegue un trofeo continentale da quasi 34 anni.
La stagione 2022/2023 rimarrà negli annali del Napoli. In Serie A la cavalcata è pressoché inarrestabile, in Champions League il percorso è stato sin qui netto e senza intoppi e i quarti di finale rappresentano il miglior risultato di sempre dei partenopei nella competizione.
Ora la sfida contro il Milan, per cogliere un traguardo inseguito da anni e scrivere una nuova pagina di storia. Per continuare a impressionare anche oltre i confini nazionali, come gli azzurri hanno saputo fare anche in passato.
Per presentare la doppia sfida contro i rossoneri, vale la pena ripercorrere il cammino europeo del Napoli e i precedenti ai quarti.
IL NAPOLI AI QUARTI DI FINALE DI COPPA DELLE COPPE
Nel 1962 il Napoli conquista la prima Coppa Italia della sua storia, superando in finale la SPAL. È la prima partecipazione degli azzurri a una competizione europea, grazie alla qualificazione alla Coppa delle Coppe. La squadra di Bruno Pesaola estromette i gallesi del Bangor City e gli ungheresi dell’Ujpest, entrambe dopo tre incontri. Fatale risulta proprio la terza sfida, nei quarti di finale: il Napoli viene sconfitto 2-0 in Serbia dall’OFK Belgrado, pareggia i conti al San Paolo (3-1) ma perde 3-1 il match di spareggio, salutando la coppa.
Dopo 13 anni, nuova apparizione ai quarti di Coppa delle Coppe. Superati Bodo/Glimt e APOEL, il Napoli trova i polacchi dello Slask. In questa occasione, il precedente è positivo: 0-0 in Polonia, 2-0 al San Paolo. In semifinale, però, non basta il successo di musura in casa contro l’Anderlecht: i belgi ribaltano tutto nel return match. Pesaola e Chiappella, pur muovendosi in contesti diversi, non riescono nell’impresa: portare il Napoli in semifinale di Coppa delle Coppe.
Toccherà ad altri, in futuro, riprovarci. Per scrivere un capitolo inedito in Europa e cancellare i dubbi sulla presunta “maledizione” che grava sui partenopei, sovente costretti a inchinarsi proprio sul più bello nelle coppe continentali. Due precedenti da dimenticare.
IL NAPOLI AI QUARTI DI COPPA UEFA
Il precedente più significativo per il Napoli è certamente il derby contro la Juventus, nei quarti di finale della Coppa UEFA 1988/1989. Dopo aver superato PAOK, Lokomotive Lipsia e Bordeaux, la squadra di Ottavio Bianchi si ritrova opposta ai bianconeri. L’andata a Torino sembra mettere la Juve in una posizione di forza, grazie al 2-0 firmato Bruno e dall’autorete di Corradini.
Al San Paolo, però, va in scena la clamorosa rimonta che porta il Napoli in semifinale: 3-0 ai supplementari, con reti di Maradona, Carnevale e di Renica quasi al termine del secondo tempo supplementare. Una serata che i tifosi partenopei ricordano ancora oggi come una delle più belle della storia.
In semifinale, gli azzurri hanno la meglio anche sul Bayern Monaco prima della celebre doppia finale con lo Stoccarda, che regala il primo e unico trionfo europeo. Proprio la vittoria con la Vecchia Signora, però, ha un sapore speciale e conferma come in quella stagione il Napoli sembrasse davvero invincibile. Un’impresa rimasta nel cuore dei supporter, non solo per la portata dell’avversario ma anche per le modalità con cui si concretizzò. Rimontare due gol di svantaggio, in casa della rivale di sempre, ha infatti dell’incredibile. Un sogno che il Napoli, mai domo, trasformò in realtà. Scrivendo un pezzo di storia che ancora oggi emoziona.
IL NAPOLI AI QUARTI DI EUROPA LEAGUE
A 25 anni dall’ultima volta, il Napoli torna tra le migliori 4 squadre d’Europa. Il cammino in Europa League inizia vincendo il girone davanti a Young Boys, Sparta Praga e Slovan Bratislava. Ai sedicesimi tutto facile contro il Trabzonspor, agli ottavi capitola anche la Dinamo Mosca. Ai quarti ostacolo tedesco, il Wolfsburg. Qualificazione ipotecata in Germania (4-1, doppietta Hamsik), il 2-2 al San Paolo la certifica. Il Dnipro poi elimina gli azzurri a un passo dalla finale, vinta dal Siviglia.
L’ultima volta del Napoli ai quarti di un torneo continentale risale al 2019. In Champions retrocede nel girone, ma supera Zurigo e Salisburgo in Europa League. Il sorteggio riserva l’Arsenal, vincente sia all’andata che al ritorno. I Gunners perderanno la finale col Chelsea.
Due percorsi simili, in Europa League, a sei anni di distanza. Pagine che, un domani, potrebbero rivelarsi fondamentali per arrivare là dove oggi sembra impossibile. Perché le grandi imprese nascono sempre da piccoli passi e ogni sconfitta contiene in sé i germogli per le vittorie future.
IL BILANCIO DEL NAPOLI AI QUARTI DELLE COMPETIZIONI EUROPEE
In totale, il Napoli vanta 5 precedenti ai quarti di finale delle coppe europee. Il bilancio è di 3 qualificazioni: una in Coppa delle Coppe, una in Coppa UEFA e una in Europa League. Mai, però, gli azzurri hanno raggiunto i quarti di Champions League. Contro il Milan sarà una sfida inedita in Europa. Un ostacolo nuovo, su una vetrina inesplorata.
La sfida ai rossoneri, in un certo senso, assomiglia a un primo appuntamento. C’è emozione e timore per il prestigio dell’avversario che in Champions League vanta sette successi, ma anche la consapevolezza di poter stupire. Sognare, stavolta, è consentito. Perché il Napoli non ha davvero nulla da perdere e tutto, potenzialmente, da guadagnare.