Non vinse nulla ma segnò dovunque: Saarbrucken, Eintracht, Leeds e Amburgo. E non erano mai gol banali: come quello al Liverpool in Premier League di Stefano Ravaglia Chissà dov’era la sera del 2 luglio 2010. Certamente davanti alla tv, sul divano, e non osiamo immaginare quanto abbia sobbalzato, dato l’esito finale. Mondiale in Africa, nella sua Africa: il Ghana, la sua patria, gioca i quarti di finale contro l’Uruguay. Muntari porta avanti i suoi, Forlan pareggia e si va ai supplementari. All’ultimo minuto, il numero 120, il Ghana ha in un colpo solo due opportunità: segnare, qualificandosi …
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Angolo libri; intervista a Pierluigi Spagnolo, autore de “I ribelli degli stadi”
Pierluigi Spagnolo, 41 anni, barese, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, è uscito in libreria a maggio 2017 con il libro “I ribelli degli stadi. Una storia del movimento ultras italiano” (Odoya edizioni), riscuotendo da subito successo. Dall’uscita ad oggi, a più di un anno e mezzo di distanza, il libro continua ad essere uno dei titoli di “sport” più venduti sia in libreria sia sugli store online, e “I ribelli degli stadi” ha conquistato un pubblico vastissimo, non fermandosi solo a chi lo stadio lo frequenta tutte le domeniche. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Pierluigi, parlando del suo libro …
Leggi di piùSan Siro e il Portogallo 25 anni dopo: nel 1993 decise Dino Baggio
Fu un vero e proprio spareggio quello del 17 novembre 1993. A San Siro l’Italia piega i lusitani e vola a Usa ’94 di Stefano Ravaglia “Ci fa tirare un sospiro di sollievo”. La voce solenne e romantica di Bruno Pizzul tratteggia al meglio, come sempre, quanto è appena accaduto nell’area avversaria. Dino Baggio, ultima stagione da juventino prima di passare al Parma, ha appena bucato Vitor Baia nella porta sotto la tribuna verde. Il gruppo azzurro si abbraccia oltre la linea di fondo, Roberto Baggio ha le braccia alzate e salta di gioia come un bambino. Il …
Leggi di piùLa prima biografia di Boskov finalmente in libreria
Vujadin Boskov è stato uno degli uomini di calcio più amato dagli italiani. I suoi anni alla Sampdoria, conditi da trofei importanti, piazzamenti d’onore in competizioni europee e i suoi indimenticabili aforismi (“Gullit è come cervo che esce di foresta”, uno dei suoi più celebri), hanno reso l’allenatore jugoslavo una figura immortale nell’Olimpo del calcio italiano. Dopo un’ottima carriera da centrocampista, giocando quasi duecento partite con la maglia del Vojvodina, Vujadin iniziò ad allenare passando da panchine importanti, tipo quella della nazionale jugoslava, a panchine di minor prestigio come quelle del Real Zaragoza e dello Sporting Gijon, confermandosi uomo di …
Leggi di piùBomber dimenticati: Cosimo Francioso, il gol che viene dal sud
Tanti gol e un carattere esuberante. Col Genoa segna nel derby. E a Ravenna manda a quel paese i suoi tifosi. di Stefano Ravaglia Maggio 1994. Uno stuolo di tifosi del Ravenna, in una calda serata di piena primavera, è radunato davanti allo stadio “Benelli”. Credo fosse la domenica della mia prima Comunione, ma non ne sono sicuro. E da bambino di nove anni quale ero, un bambino che avrebbe scoperto il calcio proprio quell’estate grazie a un campionato del Mondo che si sarebbe giocato in un paese molto lontano, non potevo sapere perché tutta quella gente stazionava …
Leggi di piùAjax 1992-96: un grande prato verde dove nascono speranze
Arrivano i Novanta e torna il calcio totale. Van Gaal guida un gruppo di giovanotti terribili. I lanceri vincono tutto, travolgendo la concorrenza di Stefano Ravaglia Agitate le acque dell’Amstel, a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta. La “Venezia del Nord”, costosa e affascinante, trasgressiva e romantica, vede passare una fila di battelli in quel periodo. Sono, dapprima, quelli della nazionale olandese che finalmente vince qualcosa: nel 1988 all’Europeo tedesco sbaraglia la concorrenza con Gullit e Van Basten, e sono in migliaia ad essere assiepati sulle rive del canale per salutare le imbarcazioni con sopra il trofeo intitolato a …
Leggi di piùOld Firm, la battaglia di Glasgow – Andrea Dimasi – Libro – Urbone Publishing
Glasgow è biancoverde. No, Glasgow è blu, rossa e bianca. Glasgow è Regno Unito. No, Glasgow è Scozia e un po’ Irlanda. Glasgow è entrambe le cose, è tutto e il contrario di tutto. Glasgow è Celtic e Glasgow è Rangers. Uno dei derby più caldi del mondo si gioca in un campionato periferico europeo, si gioca in due stadi bellissimi e lo giocano non due squadre ma due comunità: quella protestante e quella cattolica. E’ un derby fatto di sfottò, settarismo religioso e politico, di botte da orbi, di ettolitri di birra, di pub e di partite mozzafiato e …
Leggi di piùRebChester, la Manchester ribelle
Faccio parte di quella generazione che, ogni domenica, sugli spalti dello stadio della squadra del cuore ha urlato e continua a urlare, anche più volte a partita, “No al calcio moderno!”. Poi un mesetto fa ho letto quel magnifico libro che è “Uccidi Paul Breitner” di Luca Pisapia e a fine lettura mi sono ritrovato spiazzato: ha ragione Pisapia, il calcio nasce moderno. E’ moderno per concezione, per la sua capacità di adattarsi ai tempi che corrono e alle generazioni che lo stanno attraversando in un preciso momento. Non è un caso se già a fine ottocento nel Regno Unito …
Leggi di piùAtletico Catania: quando i tifosi scendono in campo
Nella cittadina etnea, i sostenitori sono stati ben più del “dodicesimo uomo in campo”: disputando un buon numero di partite, hanno evitato la radiazione della compagine. di Giuseppe Livraghi Ormai è luogo comune affermare che la tifoseria è il “dodicesimo uomo in campo” delle compagini calcistiche, in quanto il supporto dei propri tifosi è un importante aiuto per il morale e per l’autostima dei calciatori. Alcune compagini hanno costruito (e altre costruiranno) le proprie fortune nelle gare interne, ove il calore dei sostenitori mette in crisi gli avversari e le ali ai beniamini di casa. Valga ad esempio il quasi …
Leggi di piùHerbert Chapman, colui che fece grandi i Gunners
Vince con l’Huddersfield, e poi conquista anche Highbury. Ferrea disciplina e il modulo “WM”, è una icona della squadra del nord di Londra. Che grazie a lui diventa anche una fermata della “tube”. di Stefano Ravaglia «Kiveton Park può vantarsi di aver avuto due rivoluzioni: una industriale, l’altra sportiva». A Patrick Barclay, scrittore inglese che si occupa di sport, piacciono le biografie. Ha scritto di Ferguson, ha scritto di Mourinho. E questa frase, a proposito dell’anonima località sita nel cuore dell’Inghilterra, Kiveton Park, a 217 chilometri da Londra, non può essere certo smentita. Perchè? Non ho fatto i conti esatti …
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