Peppe Di Stefano e Silvio Pagliari parlano a Morrovalle del rapporto tra giornalisti, agenti e procuratori sportivi. “Sullo scudetto del Milan…”
Si è tenuta ieri sera all’Auditorium San Francesco di Morrovalle (Mc) la presentazione del nuovo libro ‘Milanello. La Casa del Diavolo” scritto dal giornalista Sky Peppe Di Stefano. All’evento, organizzato da Marta Bitti (addetto stampa Ancona Matelica in Lega Pro) col patrocinio di Comune di Morrovalle e Ussi Marche, hanno partecipato rilevanti ospiti dalle tinte rossonere che hanno raccontato le loro esperienze.
Tra questi Silvio Pagliari, uno degli agenti di calciatori più importante a livello nazionale e internazionale.
“Quando sono arrivato a Milano nel 2010 Silvio Pagliari è stato uno dei primi personaggi a livello calcistico ad avermi accolto con gentilezza e disponibilità – così Peppe Di Stefano, giornalista Sky, arrivato a suo tempo a Milano dalla Sicilia – Inizialmente non mi conosceva nessuno come giornalista: spesso ero allontanato da alcuni dirigenti e procuratori. Silvio invece mi accolse con grande piacere ed ancora oggi c’è una vera amicizia con lui e il suo staff”.
Peppe Di Stefano ha detto la sua anche sul Milan e sullo scudetto, ammettendo:
“Ancora oggi questo Milan è figlio di Berlusconi. Meriti anche a Pioli e a tutta la dirigenza che stanno facendo un grande lavoro. Buona parte dello scudetto dipenderà dal match di domani contro la Fiorentina. Il pareggio dell’Inter a Bologna? Onestamente l’Inter non ha poi creato così tanto, tralasciando ovviamente l’errore di Radu. Non nascondo che l’Inter sulla carta ha la rosa più lunga del campionato ed è molto forte..”.
Si è parlato molto della relazione tra procuratori e giornalisti; un rapporto da sempre molto complesso e variegato.
“Qualche agente più giovane sostiene oggi che non ci sono rapporti tra agenti e giornalisti – confessa Silvio Pagliari – In realtà non è vero, ci scambiamo informazioni reciproche molto importanti. Noi tutti abbiamo rapporti ed è giusto che sia così. Io personalmente ho sempre avuto buoni rapporti con chi si comporta bene. Perché bisogna essere professionisti. Ci sono trattative che condividi ad esempio con Peppe Di Stefano e Gianluca Di Marzio, trattative che devi dire o che non devi dire”.
Di Stefano risponde:
“Noi a Sky avremo i difetti che volete ma abbiamo anche un pregio: prima verifichiamo le notizie con procuratori e/o con giocatori. La notizia di per sé devono essere verificate e non devono rompere le scatole”.