Pickles, l’eroe che salvò la Coppa Rimet

Pickles è senz’altro il cane più famoso della storia del calcio, grazie all’episodio in cui fu protagonista nel lontano 1966, quando a ospitare il Mondiale era l’Inghilterra.

A tre mesi dall’inizio dei Mondiali d’Inghilterra, Scotland Yard cancella l’onta del secolo. Con l’aiuto del meticcio Pickles e del suo padrone David Corbett, viene ritrovata la Coppa del Mondo Jules Rimet, rubata una settimana prima tra lo stupore generale.

Pickles, un cane di media taglia bianco a chiazze nere, sta facendo la solita passeggiata mattutina nella parte meridionale della capitale inglese, annusando come sempre le basi dei lampioni e ficcando il naso in posti poco accessibili agli uomini. A un certo punto è attratto dalla carta di giornale che avvolge qualcosa di luccicante posto alla base di una siepe. David allora, incuriosito, smuove con il piede l’incartamento e rinviene i 36 centimetri d’oro più ricercati della storia.

La Coppa Rimet era stata consegnata una settimana prima dal Brasile alla Football Association che aveva deciso di esporla al primo piano della Westminster Central Hall. Ma, all’improvviso, il trofeo sportivo più ambito sparì mettendo in crisi tutto il sistema di sorveglianza e l’affidabilità stessa di Scotland Yard.

Due giorni dopo arrivò una richiesta di 15 mila sterline. Con fare ancora approssimativo venne organizzato l’incontro con i malviventi che però non produsse nessun effetto di sorta…fino all’arrivo di Pickles e del suo padrone.

Il signor Corbet e il simpatico meticcio ci guadagnarono in notorietà; il canino ricevette in premio del caviale e il suo padrone 6 mila sterline di ricompensa. A quel punto, per evitare ulteriori vergogne, gli organizzatori del Mondiale decisero di assicurare il prestigioso trofeo dai Lloyds per oltre 300 mila sterline. Da quel giorno la coppa fu guardata a vista da guardie che non volevano ripetere la gaffe.

La fine della storia però fu alquanto tragica perché il povero Pickles morì l’anno dopo, strangolato dal proprio guinzaglio mentre inseguiva un gatto.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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