Pogba-Juve, è finita? Testosterone positivo, squalifica in arrivo

Pogba, incubo squalifica: la positività al testosterone potrebbe costargli fino a 4 anni di stop. E per la Juve è un dramma tecnico ed economico.

La positività al testosterone riscontrata in Paul Pogba è una tegola pesantissima per il giocatore e per la Juventus. Dopo la conferma arrivata dalle controanalisi, il futuro del centrocampista francese è davvero in bilico. È pressoché certo che il TNA avvierà un’indagine per fare luce sulla vicenda. Pogba rischia una lunga squalifica, si parla di uno stop che potrebbe oscillare tra 12 e 48 mesi. Uno stop così prolungato, qualora confermato, comprometterebbe non solo il prosieguo della carriera di Pogba ma anche gli equilibri della Juventus, che puntava forte sul francese per rilanciare le ambizioni scudetto.

Dopo il ritorno nella scorsa estate dopo la parentesi tutt’altro che esaltante con il Manchester United, Pogba non è ancora riuscito a incidere con la maglia della Vecchia Signora. Il centrocampista francese, 30 anni appena compiuti, era partito con grandi propositi e aspettative, ma finora ha deluso le attese. Appena 50 minuti spalmati in due partite di Serie A nella stagione in corso, prima dello stop forzato causa positività al testosterone. Un avvio di stagione da dimenticare per Pogba, reduce da un anno fuori dai campi di gioco a causa di persistenti problemi fisici. Già nella passata annata il francese non aveva praticamente mai giocato, saltando pure il Mondiale in Qatar. I guai fisici sembravano alle spalle col ritorno a Torino, ma il campo ha detto altro.

Dopo la positività riscontrata nel primo test antidoping, Pogba era stato tempestivamente sospeso in via precauzionale dall’attività agonistica. Una sospensione cautelare, in attesa che venissero effettuate le controanalisi su un secondo campione di urina, prelevato al termine di Udinese-Juventus. L’esito di questi nuovi esami, purtroppo per il centrocampista francese, ha confermato la presenza di testosterone. Una doccia gelata per il francese, che ora rischia una pesante squalifica. La Juve, inizialmente fiduciosa dopo la prima positività, sperava in un ribaltamento dalle controanalisi, invece è arrivata la conferma dei valori anomali e il futuro del giocatore classe ’93 è davvero in bilico.

La positività di Pogba al testosterone complica notevolmente la situazione del centrocampista. Questa sostanza rientra nella lista proibita stilata dalla WADA ed è vietata sia in allenamento che in gara. Ora Pogba rischia una pesante squalifica da parte del TNA, anche se nel procedimento che verrà avviato potrebbe dimostrare di aver assunto la sostanza in modo non intenzionale. In questo caso, potrebbe ottenere uno sconto sulla sanzione. Se invece ammetterà l’assunzione per negligenza, potrà patteggiare e ridurre la sospensione. Insomma, la situazione è delicatissima e le opzioni di Pogba sono poche. Solo dimostrando in modo convincente l’involontarietà dell’assunzione potrebbe evitare uno stop lunghissimo. Ma non sarà facile, il rischio concreto è una squalifica esemplare.

La positività al testosterone rischia di avere conseguenze devastanti sulla carriera di Pogba. Oltre alla lunga squalifica che potrebbe abbattersi sul centrocampista, anche il suo ricco contratto con la Juventus è fortemente a rischio. Il club bianconero, che lo ha riportato a Torino la scorsa estate con un ingaggio faraonico da 11 milioni netti a stagione fino al 2026, potrebbe riflettere sul suo futuro. Da un lato, la Juve potrebbe confermarlo in rosa, ma con una forte riduzione dello stipendio vista l’inattività per squalifica.

Dall’altro, non è da escludere l’ipotesi rescissione, liberandosi di un contratto pesante per un giocatore fermo ai box. Insomma, la positività al doping non mette solo a repentaglio la carriera di Pogba, ma rischia di stravolgere anche gli equilibri economici e tecnici della Juventus.

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