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Prost e la ‘pazza idea’ Ligier

A fine 1991, dopo un addio burrascoso con la Ferrari, l’allora tre volte campione del mondo si mise alla guida della Ligier Renault JS37.

Alle ultime battute della stagione 1991 il rapporto tra Prost e la Ferrari cessa fragorosamente: l’idillio iniziale si era involuto in un incubo autentico e le dichiarazioni del francese post Suzuka erano state il perfetto casus belli per entrambe le parti.

Il Professore è combattuto sul da farsi, ma parte da una certezza: il ritiro è escluso.

E così, mentre medita se a 36 anni abbia senso o meno prendersi una pausa, attende che si muova qualcosa. Flavio Briatore, il cui fiuto è leggendario, dopo aver fatto firmare Michael Schumacher per la Benetton tenta di comporre un’accoppiata che mette i brividi al sol pensiero.

Niente, non trovano un accordo.

Si fa avanti allora la Elf per avvicinare Prost alla Williams, all’epoca motorizzata Renault, ma il piano dell’azienda francese prevede il licenziamento di Mansell su due piedi.

Impensabile. Infatti non se ne fa nulla.

Certo nessuno avrebbe lontanamente immaginato che sarebbe stata la Ligier in quell’inverno ad andare vicinissima alla realizzazione di un’operazione nazionalistica senza precedenti. La scuderia transalpina aveva appena chiuso per la quarta volta nella sua storia un mondiale senza punti e il fallimentare binomio con Lamborghini dopo un solo anno era stato archiviato per fare ritorno ai propulsori Renault.

Domenica 19 gennaio 1992 Erik Comas scende in pista sul tracciato del Paul Ricard per testare la nuova JS37 e quando per via di un problema tecnico si ferma in pista, qualcosa non torna.

Credit: MotoRefrain

Il pilota sceso dalla vettura ha altre fattezze, inconfondibili: è lui, Alain!

Il test dura 49 giri complessivamente, più che sufficienti per prendere coscienza che non possono esserci velleità iridate.

Prende tempo.

Il 25 febbraio annuncia che non sarà al via del GP inaugurale in Sudafrica precisando che la trattativa con la Ligier è ancora indietro ma che l’obiettivo comune è quello di firmare entro il 16 marzo, una settimana prima della seconda gara stagionale, in Messico.

In realtà il vero obiettivo di Prost si rivela essere un altro, ben più grande: fin dall’89 ha iniziato a coltivare il sogno di avere una propria scuderia e valuta se queste premesse possano essere quelle giuste. Tre su tre: sfuma anche questa trattativa e allora pausa sia.

Ovviamente essendo ‘il Professore’ non getta via il suo tempo: si ricarica fisicamente e mentalmente ma soprattutto trova un accordo con Frank Williams per assicurarsi una FW15C nel 1993.

Va tutto praticamente secondo i suoi calcoli e quando all’Estoril si laurea matematicamente campione per la quarta volta dice basta sul serio.

A fine 1996 Alain rileverà la Ligier mutando la denominazione in Prost Grand Prix. Il cerchio è chiuso.

Ma la storia non sarà altrettanto gloriosa.

A proposito di Francesco Tassi

'Uno che nasce in Emilia Romagna e impara a leggere su Autosprint ha il destino segnato. Giornalista de mutòr e ufficio stampa.'

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