Durante SmackDown, Kevin Owens ha colpito Randy Orton con un piledriver vietato, lasciandolo a terra. La WWE ha confermato un infortunio cervicale.
Durante l’ultima puntata di WWE SmackDown, Randy Orton ha subito un grave infortunio cervicale dopo essere stato colpito con un piledriver, mossa da tempo vietata in WWE per i rischi elevati. Nel corso di un feroce scontro con Kevin Owens, quest’ultimo ha sfruttato un’apertura per eseguire la mossa vietata, lasciando Orton immobile sul ring. Il “Legend Killer” è stato immediatamente soccorso e portato via in barella, mentre Michael Cole ha informato il pubblico della possibilità di un serio problema al collo.
DIAGNOSI: CORDONE CERVICALE NEURAPRASSIA
La WWE ha poi confermato la diagnosi di “cervical cord neurapraxia,” una condizione temporanea ma pericolosa che causa un deficit neurologico dovuto a trauma del midollo spinale cervicale. Sebbene solitamente possa risolversi in tempi brevi, tra 15 minuti e 48 ore, per un atleta già reduce da infortuni alla schiena come Orton, l’infortunio rappresenta una seria minaccia.
KEVIN OWENS: UN NUOVO CAPITOLO NELLA SUA SVOLTA DA HEEL
Il piledriver vietato ha rafforzato la nuova identità da “villain” di Kevin Owens, che in questi mesi sta vivendo una rinascita nel ruolo di “heel”. La WWE ha gestito abilmente la narrazione, creando un personaggio spietato e aggressivo, ora in cerca di nuovi obiettivi. Con questo colpo, Owens si è ritagliato un ruolo di primo piano, elevando il suo personaggio e la faida con Orton a un livello di intensità drammatico.
Non ci sono ancora certezze sui tempi di recupero di Orton, e i fan dovranno aspettare per scoprire se il 14 volte campione potrà tornare a lottare.