Royal Union campione fino a 5′ dal termine. Poi perde anche la zona Champions
Della bontà del progetto Royal Union Saint Gilloise ce ne eravamo accorti in Europa League, con la squadra belga che si è dovuta arrendere ai quarti contro il Bayer Leverkusen.
Da allora giù a capofitto per migliorare quanto fatto anno scorso in campionato: il secondo posto, dopo aver chiuso decisamente in testa la regular season.
Stavolta si partiva affiancati al Genk, quindi il margine di errore era ridotto al minimo.
Dopo la sconfitta con l’Anversa nel primo match due vittorie e due pareggi avevano portato a 90′ dalla fine il Saint Gilloise al pari proprio dell’Anversa, 46 punti ciascuna, Genk a quota 45 e Brugge staccatissimo a 33.
Insomma, le due ancora in corsa si sarebbero scannate mentre la squadra di Geraerts aveva SULLA CARTA un impegno più comodo, dopotutto il Brugge non si giocava niente.
Dalla gloria alla delusione nel tempo di uno snap
Ogni riferimento a Thanos e agli Avengers è puramente voluto. Fine primo tempo, il Genk la sblocca e si porta avanti (Arokodare), pronti via e l’Union la sblocca con Adingra rimettendosi un punto avanti.
Minuto 58′, Gerk la pareggia per l’Anversa, poi Heynen al 75′ riporta il Genk avanti ma non abbastanza da issarsi in vetta. Allo Stade Joseph Marien c’è calma piatta, il Saint Gilloise è sempre sul tetto di Belgio.
Fino al minuto 89′, quando Homma trova la rete del pari. Panico per il pareggio del Brugge al primo vero tiro in porta, perché così il Genk chiuderebbe un punto avanti.
Passano 4 minuti e Homma propizia anche il raddoppio di Lang, che costerebbe anche la qualificazione ai preliminari di Champions.
Si rimbalza subito sul campo del Genk, perché Alderweireld trova la rete del 2-2! Antwerp in vetta, spiraglio per il Saint Gilloise che però al minuto 100 si prende anche il 3-1.
Epilogo amarissimo per Geraerts ed i suoi ragazzi, in 5′ si passa dal primo posto al terzo, mentre l’Anversa fa festa dopo quasi 70 anni (non vinceva dalla stagione ’56-’57) e mette a segno la doppietta Campionato-Coppa.
Al 2° anno in Pro League è un risultato di tutto rispetto, ma giocarsi il campionato per due anni di fila all’ultima giornata è un’impresa davvero degna di Tafazzi..