A 61 anni, Sainz si prende la sua quarta Dakar in carriera: nelle dune del deserto domina come ai tempi d’oro in Toyota.
A 61 anni, il veterano spagnolo Carlos Sainz ha nuovamente dimostrato di essere il signore incontrastato della Dakar, aggiudicandosi la sua quarta vittoria personale nel rally raid più famoso al mondo. Con una condotta di gara impeccabile, priva di errori, Sainz ha portato alla vittoria finale l’Audi e il suo innovativo prototipo elettrico RS Q e-tron. Si tratta del primo trionfo Dakar per la casa automobilistica tedesca, dopo le affermazioni dello stesso Sainz con Volkswagen (2010), Peugeot (2018) e Mini (2020). Per Audi questo successo ha un sapore ancor più dolce, vista la decisione di abbandonare la Dakar per concentrarsi sull’ingresso in Formula 1 dal 2026. Sainz invece proseguirà la sua personale sfida ai record di vittorie di Nasser Al-Attiyah (5 successi) e Stéphane Peterhansel (8 vittorie), in quella che sembra una caccia senza fine al successo nel deserto.
SAINZ PADRE, QUARTA DAKAR DA RECORD
Il veterano spagnolo Carlos Sainz, padre del ferrarista Carlos Jr., si è aggiudicato la Dakar 2024 con una condotta di gara impeccabile, senza mai vincere una singola tappa, ma gestendo sapientemente il suo vantaggio dall’inizio alla fine. Anche nell’ultima frazione di 175 km con partenza e arrivo a Yanbu, Sainz ha controllato la situazione chiudendo con un margine di 1 ora e 20 minuti sul primo degli inseguitori, il belga Guillaume De Mevius su Toyota. A completare il podio il francese Sebastien Loeb, grande sconfitto di questa edizione, rallentato da problemi meccanici e numerose forature nelle battute finali della corsa. Primo degli italiani il varesino Eugenio Amos, mentre tra le moto ha trionfato lo statunitense Ricky Brabec, che ha preceduto di oltre 10 minuti il secondo classificato, il botswaniano Ross Branch.