Simone Scuffet, protagonista tra i pali del Cagliari, ripercorre la sua carriera tra scelte coraggiose e momenti difficili, inclusa la decisione di rifiutare l’Atletico Madrid per seguire il suo percorso a Udine. Oggi, a 28 anni, ha trovato la sua maturità.
Simone Scuffet, il talentuoso portiere friulano, si è raccontato in una recente intervista al Corriere della Sera, offrendo una riflessione sulle sue scelte di carriera, dall’esplosione all’Udinese al suo attuale momento di forma con il Cagliari. A 28 anni, Scuffet ha finalmente trovato la continuità che cercava, ma il cammino che lo ha portato fino a qui è stato segnato da decisioni coraggiose e spesso controcorrente.
IL NO ALL’ATLETICO MADRID: UNA SCELTA DISCUSSA, MA PERSONALE
Nel 2014, Scuffet fece una scelta che in pochi avrebbero compreso: rifiutò l’Atletico Madrid per completare l’anno della maturità e proseguire il suo percorso con l’Udinese. Oggi, guardando indietro, il portiere non si pente di quella decisione: “Spero che un giorno si smetta di chiedermelo. È stata una scelta particolare, ma volevo seguire il mio percorso a Udine. Il giudizio è stato condizionato dal fatto che l’anno successivo sono rimasto in panchina, ma in quel momento lì non si poteva sapere.”
DA CIPRO A CAGLIARI: LA RINASCITA DI SCUFFET
Dopo esperienze in Romania e Cipro, Scuffet è tornato in Serie A, dove ora si sta godendo uno dei momenti migliori della sua carriera con il Cagliari. “Tornare a essere un portiere di Serie A era ciò che volevo. In Romania mi sentivo bene, ma qui sento di aver trovato la mia dimensione.”
UN FUTURO ANCORA DA SCRIVERE: MAI MOLLARE
Scuffet ha imparato a non mollare mai, anche nei momenti difficili: “Nella vita, se uno fa le cose seriamente, prima o poi raccoglie i risultati. Ma c’è una condizione: non bisogna tirarsi indietro neanche un giorno, perché una parata, un allenamento, una partita possono cambiarti la carriera.”