Photo by Getty Images

Storie di calcio d’Oltremanica

Il calcio inglese ha un fascino particolare, tutto suo, la magia inconfondibile che si mischia con la cultura porta in grembo sempre nuove storie. Oggi siamo qua insieme a voi per svelarvi l’origine e il significato dei soprannomi delle squadre, la derivazione e i motivi che nel tempo hanno portato la squadra di calcio e la gente del quartiere a chiamarsi così. In questo pezzo inedito vi sveleremo alcuni tra i più famosi dei Soprannomi delle squadre inglesi.

photo by Arsenal .com

Partiamo dal Nord di Londra, affacciandoci da una delle finestre delle case di Ashburton Grove, dove gioca l’ Arsenal, una delle squadre più seguite del Regno Unito, conosciuta anche con il nome di The Gunners, ovvero i Cannonieri. Sin dall’alba dei tempi, il club ha sempre avuto come emblema nel suo stemma il cannone. Il significato lo si deve ai fondatori del club, nonché membri del Royal Arsenal, un deposito d’armi sito nel Sud di Londra, che riforniva l’esercito britannico. Rimanendo nella stessa area geografica della città andiamo a fare un salto dalle parti di Seven Sisters, dove gioca una squadra che ha come simbolo un Gallo. Parliamo del Tottenham Hotspur. L’origine del soprannome la si deve a James Scott, giocatore molto eclettico che militava nel club nei primi del ‘900, che oltre a giocare a calcio era anche uno scultore; realizzò infatti una statua bronzea di un gallo con le zampe su una palla. Il nome esteso, Tottenham Hotspur, deriva  da Harry Hotspur, un aristocratico dell’epoca medievale, appassionato di combattimenti tra galli, sulle cui zampe era solito mettere gli speroni, per avvantaggiarli nel combattimento.

photo by Football.com

 

Da qui nacque il soprannome di Spurs, tradotto letteralmente Speroni. Spostiamoci nell’East London e parliamo del West Ham, che è sempre stata identificata come una delle squadre simbolo della working class; spesso quando si parla della squadra, la si chiama con il soprannome di Hammers, ossia i i martelli. In origine, infatti, il club era conosciuto come Thames Ironworks FC ovvero, letteralmente, i lavoratori del ferro di Tamigi. I fondatori erano tutti lavoratori della Thames Ironworks and Shipbuilding Co. Ltd, una società che gestiva il porto nei pressi di Canning Town, a Est della capitale inglese. Camminando verso il Tamigi ci concediamo una passeggiata a Putney Bridge dove gioca una delle squadre più romantiche di tutto il calcio inglese, il Fulham Football Club. Lo stadio, il celeberrimo Craven Cottage, è un autentico gioiello, protetto anche dai Beni Culturali inglesi, che nel corso di tutti questi anni ha mantenuto integra la sua storia, tanto che una tribuna dell’impianto ha ancora i seggiolini in legno dell’epoca.

A renderlo così famoso è il Cottage, al tempo del Barone Craven, incastonato tra le mura dello stadio. Da qui deriva il soprannome The Cottagers, con il quale vengono chiamati i giocatori e i tifosi del Fulham.

 

Photo by Chelsea.com

 

Camminando per un ventina di minuti arriviamo nel quartiere di Fulham Broadway dove gioca il Cheslea; in origine il soprannome del club londinese era The Pensioners, in onore dei veterani di guerra che risiedevano nel vicino Chelsea Royal Hospital. Infatti, nel primo logo del club appariva proprio l’immagine di un veterano della guerra. Dal 1953 sul logo della società campeggia il leone blu rampante, figura da sempre legata all’araldica locale della zona di Chelsea. Il connubio del leone con il colore della maglia da gioco, negli anni, hanno trasformato i Pensioners nei Blues. Spostandoci sotto il Tamigi, ci dirigiamo all’estremo Sud di Londra, alla scoperta di un’icona del calcio inglese, il Crystal Palace. Il nome stesso della squadra del South London ha origine dal luogo simbolo dell’Esposizione Universale del 1852, il famoso Palazzo di Cristallo, voluto dalla Regina Vittoria e costruito proprio in occasione del primo Expo mondiale da Joseph Paxton, nel quartiere che oggi viene chiamato Crystal Palace, sede del club calcistico. Il soprannome iconico del club è The Glaziers, ossia i lucidatori, e lo si deve ai centinaia di lavoratori del posto che all’epoca passavano le ore a lucidare le pareti del Palazzo di Cristallo. Spostiamoci in una delle zone più controverse della città, ovvero a South Bermonsdey, dove gioca una delle squadre più temute d’oltremanica, il Millwall.

Photo by The Millwall History Files

 

Nonostante una storia vissuta principalmente tra la seconda e la terza divisione, la squadra è una delle più famose della città, per via della sua celeberrima e decantata tradizione di tifo violento. Da queste parti i tifosi del Millwall si identificano come Dockers. Quando ci fu la Grande Depressione, la crisi post Rivoluzione Industriale, gli operai che lavoravano a ritmi incessanti nella Isle of Dogs, l’Isola dei Cani, si rifiutarono di unirsi a una serie di scioperi a cui il resto della città prese parte allo scopo di reclamare e difendere i diritti dei lavoratori, e lo fecero per motivi economici. Questo fatto determinò una frattura insanabile tra le Docks di Londra e il resto della City, dando vita a delle violente rivolte che poi furono l’inizio del movimento chiamato hooligansDockers in ricordo della Grande Depressione, i cui segni sono ancora visibili nelle Docks di Londra. Non lontano dalle Docks esiste il quartiere di Greenwich; lasciandoci il famoso Meridiano alle spalle ci addentriamo nel quartiere dove gioca il Charlton Athletic, meglio conosciuto come The Addicks. Il soprannome ha origine dal celeberrimo Haddocks, il locale di fish and chips più buono di tutta Londra. Viaggiando verso Stratford arriviamo a casa del Leyton Orient, squadra londinese che gioca nelle serie minori, conosciuta col soprannome di O’s, formula grammaticale usata come abbreviazione del nome. Nell’ultima tappa di questo viaggio londinese scendiamo con la metro alla fermata di White City, dove gioca il Queens Park Rangers. La gente del QPR, meglio conosciuta come the Hoops, i cerchi, deve il soprannome alla loro maglia a strisce orizzontali bianco-blu. Lasciamo la Capitale inglese per spostarci a Manchester, sponda City. La squadra degli sceicchi, prima di essere tale, apparteneva alla working class; la squadra stessa e i suoi tifosi storicamente non hanno mai gioito molto e hanno sempre sofferto i trionfi dei cugini dello United. La gente del City, legatissima alle proprie origini operaie, è molto fiera di appartenere a quella parte di Manchester, tanto da volersi distinguere dall’altra parte della città. Loro sono quelli del City, ecco spiegato il soprannome The Citizens.

 

Photo by The Drum

L’altra parte di Manchester ha un blasone diverso, il Manchester United, ovvero i famosi Red Devils, diavoli rossi; il nome deriva da una decisione involontaria di Matt Busby, lo storico manager che allenò il Manchester United in uno dei periodi più gloriosi ma anche più tristi della storia del club. Infatti il 6 febbraio 1958, il volo 609 della British European Airways, si schiantò con a bordo  la squadra di calcio dello United e alcuni giornalisti. La squadra era soprannominata i Busby Babes, nome coniato dallo stesso allenatore che aveva associato il suo cognome e Babes, per l’età molto giovane dei giocatori della rosa. Dopo la tragedia aerea il nome di Busby Babes venne accantonato. Lo United prese il nome Red Devils, in onore della squadra di Rugby di Salford che nel 1930 per prima adottò questo soprannome in una tournée in Francia. Il diavolo rosso divenne il simbolo del club, grazie anche alla presenza di un certo George Best. Spostandoci nella vicina città di  Liverpool, ci dirigiamo ad Anfield Road, patria dei Reds, il soprannome non ha origini particolari e collegamenti storici. The Reds, i rossi, è semplicemente l’associazione del colore rosso al colore ufficiale del Liverpool. L’altra squadra di Liverpool, ovvero l’Everton, è conosciuta con il soprannome di Toffees. Il nome ha delle origini molto curiose: nell’Everton Village, tra Everton Brow e Brow Side, nel nord di Liverpool, c’era un negozio di dolci, Mother Noblet’s, dove si vendeva una delle caramelle più buone della città, la Everton Mint, al gusto di menta. Da qui nacque il soprannome Toffees, ovvero caramelle.

 

photo by Box to Box Football

 

Il nostro viaggio prosegue nella città dell’acciaio, ossia Sheffield. Iniziamo parlando della squadra dello Sheffield United, conosciuti come The Blades, letteralmente le lame, soprannome che deriva appunto dalla tradizione che lega la città all’acciaio alla coltelleria. Originariamente il club era conosciuto anche come The Culters, i coltellinai, ma nel corso degli anni quelli dello United sono diventati per tutti i Blades. L’altra squadra della città è lo Sheffield Wednesday. Il nome Wednesday lo si deve al giorno della settimana in cui il club, praticava inizialmente lo sport del cricket. Con l’arrivo di un certo Charles Clegg, il cricket lasciò spazio al calcio e il club, divenuto calcistico, si trasferì a Owlerton, dove venne appunto costruito Hillsborough, sede di una delle tragedie più grandi della storia del calcio; da qui nacque il soprannome di Owls, i gufi, animale che campeggia tutt’ora nello stemma societario. Spostandoci nella città di Bolton, dove gioca il Bolton Wanderers, vi sveliamo una vera chicca: infatti il loro soprannome, Trotters, deriva dal dover continuamente trotterellare durante le partite per andare a recuperare i palloni che  finivano fuori dal campo, in una famosa fattoria dell’epoca. Munendoci di giubbotto pesante ci dirigiamo ora a Nord dell’Inghilterra, a Newcastle, sponda Sunderland, club conosciuto come The Black Cats, ovvero I Gatti Neri. L’origine di questo nome risalirebbe addirittura al diciannovesimo secolo. Nel 1805, sulle rive a sud del fiume Wear spadroneggiavano alcuni abitanti della città che difendevano la società durante le guerre napoleoniche. Una sera, un artigiano del posto, che dava manforte ai soldati, abbandonò la trincea dopo aver visto miagolare un gatto nero e, suggestionato dalla luna piena e forse da qualche bicchierino di troppo, pensò si trattasse della reincarnazione del diavolo.

Photo by Newcastle.com

 

L’altra squadra della città è il Newcastle. Il suo soprannome The Magpies, ovvero le gazze, vuole ricordare l’animale simbolo della città. I tifosi della squadra invece sono conosciuti come i Geordies, che indica la loro zona di provenienza, il Nord Est. La prossima e ultima tappa ci porta a Leeds, sede del Leeds United. Soprannome del club: Peacocks, i Pavoni. Il soprannome deriva dal vecchio nome del stadio, il celeberrimo Elland Road, che una volta si chiamava The Old Peacock. Chiudiamo la valigia perché è tempo di tornare, vi aspettiamo nella prossima puntata dove vi sveleremo altri retroscena e storie di altre squadre e i loro soprannomi.

di Antonio Marchese

A proposito di Antonio Marchese

Controlla anche

Milan e i Campioni Francesi: Fofana è il Nuovo Colpo, i Transalpini nella Storia Rossonera

Youssouf Fofana è pronto a unirsi al Milan, diventando il 21° giocatore francese a vestire …

Quando Julio Velasco provò a conquistare il calcio: Lazio e Inter, un sogno incompiuto

Julio Velasco, leggenda del volley mondiale, ha vissuto due brevi e sorprendenti esperienze nel calcio …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *