La Superlega torna in campo, è battaglia tra i colossi d’Europa: club spaccati tra sostenitori del progetto e paladini dell’UEFA
La sentenza della Corte di Giustizia Europea ha aperto ufficialmente le porte ad una rivoluzione nel mondo del calcio. Con questa decisione infatti si sancisce di fatto la libertà per chiunque di organizzare competizioni calcistiche alternative ai tornei UEFA, senza più il rischio di incorrere in sanzioni.
Un verdetto storico che mina il monopolio UEFA e FIFA e che potrebbe portare a una frattura insanabile tra i grandi club e le federazioni. Di certo ora sarà una corsa a creare il torneo più appetibile e remunerativo per convincere le big europee ad abbandonare Champions, Europa e Conference League. I prossimi mesi diranno se questa sentenza aprirà realmente la strada a una Superlega europea, oppure se alla fine prevarrà ancora lo status quo. Quel che è certo è che il potere decisionale nel mondo del calcio non sarà più solo nelle mani di UEFA e FIFA.
SUPERLEGA, È SCONTRO TOTALE TRA I COLOSSI D’EUROPA
Solo due anni fa, 14 top club avevano provato a dare vita a un torneo d’elite, salvo poi fare dietrofront di fronte al muro invalicabile eretto da UEFA e FIFA. Ora però, con questa decisione che di fatto sdogana la libertà di organizzare competizioni parallele senza il rischio di sanzioni, la Superlega è tornata prepotentemente di moda. E le reazioni dei grandi club non si sono fatte attendere: il Real Madrid esulta e parla di “opportunità storica”, il Barcellona festeggia una sentenza che “apre nuovi scenari”, mentre dall’altra parte le leghe nazionali e la stessa UEFA tuonano contro quella che definiscono “una minaccia al modello sportivo europeo”.
“NO” DI MOLTE GRANDI
La sentenza della Corte Europea ha acceso un faro sulla spaccatura già esistente nel mondo del calcio circa il discusso progetto della Superlega. Da una parte infatti alcuni top club come Real Madrid e Barcellona esultano, intravedendo finalmente la possibilità concreta di dar vita a un torneo d’élite a inviti, svincolato dalla UEFA. Dall’altra però molti altri colossi ribadiscono la propria ferma contrarietà, schierandosi pubblicamente al fianco di Alexander Ceferin e della sua riforma delle coppe europee.
È il caso ad esempio di Bayern Monaco, Borussia Dortmund e PSG, che attraverso comunicati hanno confermato il proprio no alla Superlega, vista come una minaccia per il calcio europeo. Stesse posizioni espresse anche da Manchester United, Atletico Madrid e le italiane Roma e Inter, mentre il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha mantenuto un profilo più possibilista. Insomma, la spaccatura nel mondo del pallone appare insanabile, con due visioni contrapposte sul futuro del calcio che difficilmente potranno trovare una sintesi. La partita è ancora tutta da giocare.
REAL E BARÇA CI RIPROVANO: JUVENTUS TENTATA, FIGC SUL PIEDE DI GUERRA
Il Real Madrid di Florentino Perez esulta per la “fine del monopolio UEFA” e rilanciano l’idea di un torneo moderno e aperto. Stesse sensazioni nel Barcellona, con Joan Laporta che intravede nella sentenza un’opportunità storica per risolvere i problemi economici dei top club. Entusiasmo alle stelle dunque tra le big di Spagna, che potrebbero presto bussare nuovamente alla porta di Andrea Agnelli per rilanciare l’iniziativa. La Juventus per ora tace, dopo l’avvicendamento in dirigenza degli ultimi anni, ma la sensazione è che i bianconeri sarebbero ancora tentati dal progetto, essendone stati tra i primi sostenitori.
Diametralmente opposta invece la posizione della FIGC, che in un duro comunicato ha ribadito la sua ferma contrarietà e minacciato provvedimenti verso i club “ribelli”. Insomma, la battaglia è solo all’inizio e la frattura nel mondo del pallone sembra insanabile.