Il calcio perde uno dei suoi migliori interpreti tra i pali. Wojciech Szczesny, portiere polacco classe 1990, ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato all’età di soli 34 anni. Una notizia che ha colto di sorpresa addetti ai lavori e tifosi, arrivata tramite un lungo e toccante post sui social del giocatore.
“Il mio corpo si sente ancora pronto per le sfide, ma il mio cuore non più. Ho dato tutto quello che avevo, pertanto ho deciso di ritirarmi dal calcio giocato”, ha scritto Szczesny. Parole che segnano la fine di una carriera straordinaria, iniziata nelle giovanili del Legia Varsavia e proseguita ai massimi livelli con le maglie di Arsenal, Roma e Juventus.
UNA CARRIERA RICCA DI SUCCESSI
Szczesny lascia il calcio con un palmares di tutto rispetto: 3 Scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane con la Juventus, oltre a 2 FA Cup e 1 Community Shield conquistate con l’Arsenal. Numeri che testimoniano la caratura di un portiere che ha saputo imporsi come uno dei migliori nel suo ruolo a livello internazionale.
“Ho giocato con i migliori giocatori della storia senza mai sentirmi inferiore”, ha sottolineato il polacco nel suo messaggio d’addio. Un’affermazione che riassume perfettamente lo spessore tecnico e umano di Szczesny.
LA FAMIGLIA AL PRIMO POSTO
Dietro questa decisione improvvisa c’è la volontà di dedicarsi completamente alla famiglia. “Sento che adesso è il momento di dedicare tutta la mia attenzione alla mia famiglia”, ha spiegato Szczesny, sposato dal 2016 con l’attrice polacca Marina Luczenko e padre di due figli.
Una scelta di vita che dimostra la maturità di un uomo che ha saputo guardare oltre il calcio, pronto a iniziare un nuovo capitolo della sua esistenza lontano dai riflettori e dal campo.
IL SALUTO AI TIFOSI
Nel suo lungo post, Szczesny non ha dimenticato di ringraziare i tifosi che lo hanno sostenuto in questi 18 anni di carriera: “A voi, i tifosi, devo un ringraziamento speciale per essere stati con me in questo viaggio. Nella vita ogni fine è un nuovo inizio”.
Parole che chiudono nel migliore dei modi una parabola sportiva eccezionale e che lasciano aperta la porta a nuove avventure per Szczesny, magari sempre nel mondo del calcio ma con un ruolo diverso.