«Il mio era un calcio dove c’era maggior rispetto dei ruoli». Firmato Salvatore “Sasà” Soviero, ex portiere e testimone di un calcio che ormai non c’è più. Chi se lo ricorda solamente per qualche estemporanea intemperanza dimostra superficialità e scarsa memoria: Salvatore “Sasà” Soviero è stato soprattutto un buon portiere, come dimostrano i vent’anni di carriera da estremo difensore di compagini quali (tra le altre) Genoa, Venezia, Salernitana e Reggina. di Giuseppe Livraghi Salvatore, dopo aver appeso i guantoni al chiodo sei diventato allenatore? «Sì, sono diventato allenatore, guidando la Palmese (squadra del mio paese, Palma Campania), gli umbri …
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