Corse anche in Formula 1 senza risultati rilevanti, divenendo però il primo pilota sudafricano a correre nella serie iridata.
Anthony Francis O’Connell ‘Tony’ Maggs nasce a Pretoria il 9 febbraio 1937. Proveniente da una famiglia benestante, il padre è un ricco uomo d’affari nel settore agricolo, decide di trasferirsi in Europa all’alba degli anni ‘60 per costruirsi una carriera nel mondo delle corse automobilistiche.
Non tarda molto ad emergere.
Partecipa al campionato di Formula Junior nel 1961 con il neonato team di Ken Tyrrell e termina al primo posto in coabitazione con Jo Siffert. Risale allo stesso anno il debutto in Formula 1, in occasione del GP di Gran Bretagna, sul circuito di Aintree.
Al volante di una Lotus privata si qualifica con il 24° tempo e chiude 13°. Replicherà poco meno di un mese dopo al Nuerburgring, migliorandosi leggermente: sul tremendo tracciato della Nordschleife è 22° in prova e 11° sotto alla bandiera a scacchi, primo dei doppiati.
A quel punto la Cooper decide di puntare su di lui.
I fasti dei due titoli conquistati da Jack Brabham (1959-1960) appaiono lontanissimi per la scuderia inglese, eppure Tony arriva subito a punti nella gara inaugurale a Zandvoort. In Francia è addirittura secondo, podio che replica nell’ultimo appuntamento stagionale proprio sulla pista ‘di casa’, East London, terzo.
La sua prima stagione completa si conclude con il settimo posto assoluto.
Non riuscirà ad eguagliare l’exploit.
Nel 1963 è nuovamente secondo in Francia, quinto a Monaco e sesto a Monza. L’arrivo dell’ex iridato Phil Hill gli costa il posto e si trasferisce alla Scuderia Centro Sud.
La BRM P57 ormai è obsoleta e la stagione parte malissimo con due mancate partenze in Olanda e in Belgio. Di fatto prende parte a 3 gran premi, concludendone 2 a punti, sesto in Germania e quarto in Austria.
Il 1964 lo vede impegnato anche in Formula 2 con una Lola T60 del Midland Racing Partnership, inoltre con David Piper bissa il trionfo dell’anno precedente alla 9 Ore di Kyalami (in entrambe le occasioni su Ferrari).
Al via della stagione 1965 –nel giorno di Capodanno- si presenta al volante di una Lotus 25 gestita da Reg Parnell nel GP di casa: è l’ultima apparizione in F1.
Prosegue la carriera sia a ruote coperte sia in F2 ma il grave incidente occorsogli a Pietermaritzburg, in cui muore un bambino appostatosi in zona interdetta al pubblico, lo segna a tal punto da farlo smettere immediatamente. Ritorna in patria e si dedica all’attività agricola di famiglia fino alla morte avvenuta il 2 giugno 2009.
Nell’albo d’oro dei campioni del mondo non è mai entrato, nella storia si perché Tony Maggs è stato il primo pilota sudafricano nella storia della Formula 1.