Il talentuoso attaccante del Sassuolo potrebbe essere la chiave per rilanciare l’attacco del Toro. Vagnati ci riprova dopo il tentativo fallito due anni fa.
Il Torino non ha mai smesso di pensare ad Armand Laurienté. Il direttore tecnico Davide Vagnati, che aveva già cercato di portarlo in granata due anni fa quando militava nel Lorient, è tornato alla carica. La retrocessione del Sassuolo in Serie B ha riacceso le speranze dei granata di assicurarsi le prestazioni del talentuoso attaccante francese.
LA FORMULA DELL’AFFARE
Il club piemontese sta sondando il terreno per un’operazione in prestito con diritto di riscatto. Una formula che potrebbe accontentare tutte le parti in causa, permettendo al Torino di non appesantire eccessivamente il bilancio e al Sassuolo di non svalutare il proprio asset. Laurienté, dal canto suo, sarebbe entusiasta di continuare a giocare in Serie A e mettersi in mostra in una piazza ambiziosa come quella torinese.
PERFETTO PER IL NUOVO CORSO
L’arrivo di Paolo Vanoli sulla panchina granata potrebbe essere un ulteriore incentivo per il buon esito della trattativa. Il tecnico ex Venezia vede in Laurienté l’elemento ideale per il suo 3-4-3 o come seconda punta al fianco di Duvan Zapata nel 3-5-2. La versatilità e le qualità tecniche del francese si sposerebbero alla perfezione con il gioco propositivo voluto da Vanoli.
OSTACOLI DA SUPERARE
Nonostante l’entusiasmo, la strada per vedere Laurienté in maglia granata è ancora lunga. Il Sassuolo non ha fretta di cedere e potrebbe alzare il prezzo, forte delle ottime prestazioni del giocatore nelle ultime due stagioni. Il Torino dovrà giocare le proprie carte con astuzia per assicurarsi uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico italiano.