A proposito di giant killing, non si può far finta di ignorare quanto accaduto alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam.
“Era mattino presto, e mi chiamano alla finestra / Mi dicono ‘Francesco ti vogliono ammazzare’”, cantava Francesco De Gregori in Cercando un altro Egitto. Evidentemente, ieri parecchie squadre cosiddette piccole dei maggiori campionati d’Europa si sono svegliate con lo stesso istinto omicida, se è vero che, come ha riportato su Twitter l’account di statistica MisterChip, erano 18 anni che non perdevano in contemporanea Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco e Paris Saint Germain.
A proposito di giant killing, però, non si può far finta di ignorare quanto accaduto alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam: l’Ajax capolista è stata sconfitta dall’Utrecht, grazie alla rete di Django Warmerdam, terzino sinistro classe ’95, cresciuto calcisticamente, ça va sans dire, nel settore giovanile dei lanceri aiacidi. Per capire la portata del risultato di domenica, snocciolerò qualche numero, consigliando a chi non apprezza il genere di saltare al prossimo paragrafo.
L’ultima sconfitta in campionato dell’Ajax risaliva al 5 dicembre 2020, in casa con il Twente, con una serie di 30 risultati utili consecutivi; nella stagione in corso, quella della squadra di Erik ten Hag era stata, fino a quel momento, una vera e propria marcia trionfale: 6 vittorie e 1 pareggio nelle prime 7 giornate, con 30 reti all’attivo e una sola al passivo. La media gol a partita era di 4,28.
Ma più che parlare della vittima, decisamente nota, è più interessante spendere qualche parola sull’assassino. Il Football Club Utrecht è una formazione decisamente contraddittoria: se, infatti, non è mai retrocessa dall’Eredivisie sin dalla sua fondazione nel 1970, non ha mai vinto il campionato, ottenendo come miglior risultato il terzo posto nel 1980-81.
Nel 1985, nel 2003 e nel 2004 ha conquistato la Coppa dei Paesi Bassi. Nel 2005-06, la squadra rappresentante la capitale della più piccola regione del Paese, ha subito il terribile shock della morte per arresto cardiaco del suo difensore David Di Tommaso. Il francese, dopo la sua prima stagione con i Domstedelingen era diventato già un beniamino dei tifosi che l’avevano votato come giocatore dell’anno. Disputò la sua ultima partita il 27 novembre 1995, proprio contro l’Ajax, prima di morire, due giorni dopo, nella sua casa di De Meern all’età di 26 anni. Il club, in suo onore, ha ritirato la maglia numero 4.
L’Utrecht 2021-22 è guidato in panchina dall’olandese René Hake: nella scorsa stagione è subentrato alla nona giornata a John van den Brom, guidando la squadra rossoblù al sesto posto finale, sconfitto nella finale playoff per un posto in Conference League dal Feyenoord.
Capitano della squadra è il difensore centrale Willem Janssen, trentacinque anni, all’ottava stagione nel club della città famosa per la serie di trattati che nel 1713, diedero un contributo determinante per porre fine alla guerra di successione spagnola. A centrocampo c’è Urby Emanuelson, vecchia conoscenza dei tifosi di Milan, Roma, Atalanta e Verona, mentre in attacco il nome più noto è quello di Anastasios “Tasos” Douvikas, centravanti della nazionale greca, arrivato in estate dal Volos e già autore di 4 in 7 presenze di campionato.
Il clamoroso successo contro l’Ajax ha portato allo Stadion Galgenwaard il terzo posto momentaneo in campionato, a due punti dai lanceri e uno dal PSV.
E ora? Dopo la sosta per le nazionali, vedremo se l’Utrecht si è limitato all’omicidio o diventerà un serial killer.