COPPA D’AFRICA 2024 – Dalla Champions alle sue origini, Zidane rifiuta la panchina dell’Algeria: caccia aperta a un big per la ricostruzione dopo il flop in Coppa d’Africa
ALGERIA – Dopo l’amaro epilogo nella Coppa d’Africa 2024, con l’eliminazione al primo turno, in Algeria è tempo di riflessioni profonde. La federcalcio non ha perso tempo e si è mossa rapida nel sollevare dall’incarico il CT Djamal Belmadi, artefice del trionfo del 2019, ma incapace di dare continuità a quel gruppo. Ora si guarda avanti, perché c’è da programmare la ricostruzione puntando su basi solide in vista delle qualificazioni alla prossima Coppa d’Africa e Mondiali. Servono stimoli nuovi, idee fresche, entusiasmo ritrovato. Ecco perché la suggestione Zinedine Zidane stuzzica e non poco: sarebbe un colpo magistrale, un progetto ambizioso da far decollare con una leggenda assoluta del calcio mondiale. Le prime reazioni però non incoraggiano, il francese nicchia e prende tempo ma la Federcalcio ci proverà ancora.
ZIDANE DICE NO, ALTRI NOMI IN CORSA – Dopo l’addio al Real Madrid nel 2021, coronato da tre Champions in cinque anni, Zidane è ancora in attesa della panchina giusta per rimettersi in gioco. Le offerte non mancano, ma il francese fa pretattica, attento a cogliere lo stimolo più convincente. Ecco perché ha gentilmente declinato la corte serrata dell’Algeria, reduce dal flop in Coppa d’Africa: preferisce rimanere in orbita club, non se la sente di vestire i panni del ct. Sognava la Francia, ma Didier Deschamps gli ha chiuso la porta in faccia con il rinnovo post-Mondiale. Dunque Zizou temporeggia, mentre la federcalcio algerina passa rapidamente al piano B: tra i nomi nel taccuino spiccano vecchie conoscenze della Serie A come Petkovic, ma anche profili esperti del calcio africano come Sampaoli, Halilhodzic e Renard, quest’ultimo contattato pure dalla Costa d’Avorio. La ricostruzione è appena iniziata.